In questo tempo nessuno di noi può vivere come uno “spensierato”, tutto preso dai suoi interessi, ripiegato sulle proprie cose, mentre intorno c’è tanta sofferenza, tanta violenza, e la gente cammina sempre più curva per la pandemia che senza pietà continua a colpire; ed ora anche per la guerra insensata e crudele in Ucraina. Siamo stati svegliati dalla consapevolezza che in giro nel mondo anche oggi i conflitti sono tanti in più parti della terra. Siamo chiamati a farci carico del dolore e dello smarrimento di tutta l’umanità. Noi cristiani dovremmo essere di sostegno alle persone perché vedano in noi la speranza e motivi di incoraggiamento. Infatti noi sappiamo che non siamo soli: sulla nostra barca sbattuta dalla tempesta, e che sembra andare a fondo da un momento all’altro, c’è anche Gesù Cristo, il vincitore delle forze del male e della morte. Con lui possiamo attraversare le tempeste e tutti i disastri della vita. Nella preghiera ci sentiamo vicini a Lui e viviamo con Lui la sua Pasqua di morte e resurrezione. Ricordandoci poi che Lui ci ha detto di chiedere al Padre in nome suo, chiediamo in questo momento la pace, e che subito cessino i bombardamenti e si ponga fine alle orrende carneficine che tutti i giorni danno triste spettacolo in Ucraina.

 

    Veglia di preghiera
Iniziamo la preghiera nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Preghiamo insieme:
Padre santo, noi siamo tuoi figli e fratelli del tuo Figlio Gesù Cristo. Conosciamo il tuo amore per ciascuno di noi e per tutta l’umanità. Aiutaci a rimanere nella tua luce per crescere nell’amore vicendevole, e a farci prossimi di chi soffre nel corpo e nello spirito. Gesù, Figlio amato, vero uomo e vero Dio, tu sei il nostro unico maestro. Insegnaci a camminare nella speranza. Donaci anche nei momenti difficili di imparare da te ad accogliere le fragilità della vita. Concedi pace alle nostre paure e conforto alle nostre sofferenze. Spirito consolatore, i tuoi frutti sono pace, mitezza e benevolenza. Dona sollievo all’umanità afflitta dalla pandemia ed ora anche dalla guerra. Cura con il tuo amore le relazioni ferite, guariscici dall’odio e dalla violenza, donaci il perdono reciproco, converti i nostri cuori affinché sappiamo prenderci cura gli uni degli altri.
Amen

 

Canto

 

Papa Francesco ha detto parole severe di condanna per la guerra e l’ha definita: “questa piaga crudele e insensata… luogo di morte dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono”.
Ed ha concluso il suo discorso: “l’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia”. La notizia poi della decisione dell’aumento delle spese militari gli ha fatto esclamare: “Io mi sono vergognato! Pazzia”. Ascoltiamo un brano che aveva scritto nella Enciclica ”Fratelli Tutti”.

 

Dalla Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco (261)
Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male. Non fermiamoci su discussioni teoriche, prendiamo contatto con le ferite, tocchiamo la carne di chi subisce i danni.
Rivolgiamo lo sguardo a tanti civili massacrati come ”danni collaterali”. Domandiamo alle vittime. Prestiamo attenzione ai profughi, a quanti hanno subito le radiazioni atomiche o gli attacchi chimici, alle donne che hanno perso i figli, ai bambini mutilati o privati della loro infanzia. Consideriamo la verità di queste vittime della violenza, guardiamo la realtà con i loro occhi e ascoltiamo i loro racconti col cuore aperto. Così potremo riconoscere l’abisso del male nel cuore della guerra e non ci turberà il fatto che ci trattino come ingenui perché abbiamo scelto la pace.

 

Preghiamo con le parole di S. Giovanni Paolo II:
Dio dei nostri Padri, grande e misericordioso, signore della Pace e della Vita, Padre di tutti, Tu hai progetti di pace e non di afflizione, condanni le guerre e abbatti l’orgoglio dei violenti. Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù ad annunciare la pace ai vicini e ai lontani, a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe in una sola famiglia. Ascolta il grido unanime dei tuoi figli, supplica accorata di tutta l’umanità: mai più la guerra, avventura senza ritorno, mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza: fai cessare questa guerra minaccia per le tue creature in cielo, in terra e in mare. In comunione con Maria, la Madre di Gesù, ti supplichiamo: parla al cuore dei responsabili, ferma la logica del più forte e del maggior profitto, perché al ricorso alle armi venga preferito il dialogo e il negoziato, assisti i soldati dei due fronti costretti a combattersi per insensate decisioni, proteggi gli indifesi, le donne e i bambini.

 

Canto

 

C’è un legame profondo tra la Pasqua e il dono della pace. Gesù risorto alla sera del giorno della Pasqua entra a porte chiuse dove si trovavano riuniti gli Apostoli e per ben tre volte augura la pace. Gesù augura una pace totale, una pace che coinvolge totalmente la persona. La pace portata da Gesù risorto è la pace nel senso pieno. Pace designa il benessere dell’esistenza, lo stato dell’uomo che vive in armonia con la natura, con se stesso, con gli altri, con Dio; in concreto essa è benedizione, riposo, salvezza, felicità, vita. La pace che noi invochiamo in questi giorni è soprattutto rispetto, attenzione per la vita di ogni uomo e possibilità di collaborazione di popoli, stati e gruppi umani per risolvere i vari problemi delle vicende umane.

Dal Vangelo Secondo Giovanni (20,19-29)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “Pace a voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”. Dette questo, soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”. Tommaso, uno dei dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: “Abbiamo visto il Signore!”. Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo”. Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù a porte chiuse, stette in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Poi disse a Tommaso: “Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!”. Gli rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”. Gesù gli disse: “Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”.

 

Signore Gesù Cristo noi ci rivolgiamo a Te perché Tu intervenga presso il Padre per giungere presto a far tacere le armi che crudelmente causano morte, distruzione, pianto, bruciando persone, animali, edifici, la terra e tutto. Diciamo insieme: la tua misericordia ci soccorra Signore!

In questi giorni abbiamo notizia di tentativi fatti da più parti per far incontrare i responsabili della guerra e cercare un qualche accordo per giungere alla pace, ma i vari tentativi finora sono approdati a poco. Sembra addirittura che noi uomini non siamo capaci di arrivare a una soluzione.
Signore Gesù riconosciamo la nostra debolezza e i nostri limiti, la tua misericordia ci soccorra, Signore!

Il tuo Santo Spirito con la sua potente azione può cambiare il nostro cuore di pietra e trasformarlo in un cuore sensibile, capace di discernere che cosa ci chiede il compito della pace, capace di comprendere le ragioni degli altri, capace di pietà per le persone indifese, ingiustamente aggredite, per i malati, per i bambini, la tua misericordia ci soccorra Signore!

Il nostro pensiero e la nostra pietà vanno anche a tutti i combattenti, ai giovani che uccidono e a quelli che cercano di difendere le famiglie e le città: molti sono ragazzi costretti a fare la guerra e molti muoiono, molti sono feriti, comunque tutti traumatizzati. Salvali Signore! La tua misericordia ci soccorra Signore!

Davanti ai nostri occhi c’è la visione delle file ininterrotte di persone che lasciano la loro casa, i mariti a combattere e carichi di cose, donne, vecchi e bambini che provano a salvarsi, vanno con la tristezza e amare lacrime lungo le vie ridotte a macerie, verso qualcuno che li accolga. La tua misericordia ci soccorra, Signore!

 

Canto

 

Gesù risorto è la sorgente della pace. La sua croce ha distrutto l’inimicizia, la barriera del nostro individualismo generato in noi dal peccato. La sua vittoria sulla morte ci ha liberati dalla schiavitù dell’egoismo, dall’essere centrati solo sul nostro io e ci ha aperto agli altri, all’accoglienza degli altri, dal sentirci fratelli di un’unica famiglia, chiamati a costruire un noi, a vivere come Chiesa del Signore. In altre parole la Pasqua ci ha resi capaci di avere in noi i sentimenti di Gesù e di avere in noi la sua pace.

 

Dalla Lettera di S. Paolo agli Efesini (2,11)
Ora, invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne. Così Egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di Lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.

25 marzo il Papa Francesco, insieme a tutta la Chiesa, ha consacrato al Cuore immacolato di Maria l’Ucraina e la Russia le due nazioni che stanno distruggendosi con la guerra. Noi in questo momento di preghiera rinnoviamo questo gesto invocando la protezione di Maria su tutta la famiglia
umana, un immediato “cessate il fuoco” e una efficace trattativa per la pace.

O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. Accogli dunque, o Madre questa nostra supplica. Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra. Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione. Tu, “terra del Cielo” riporta la concordia di Dio nel mondo. Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono. Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare. Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare. Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità. Regina della pace, ottieni al mondo la pace. E mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il tuo cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata. Santa Madre di Dio, mentre stavi sotto la croce, Gesù, vedendo il discepolo accanto a te, ti ha detto: “Ecco tuo figlio”: così ti ha affidato ciascuno di noi. Poi al discepolo, a ognuno di noi, ha detto: “Ecco tua madre”. Madre desideriamo adesso accoglierti nella nostra vita e nella nostra storia, In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore ricorrono a te, mentre il tuo cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria. Noi, dunque, Madre di Dio e nostra, affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina. Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace. Attraverso di te si riversi sulla terra la divina misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate.

 

Insieme: Ave Maria

 

Il Signore Gesù, che ci ha liberati dalla morte e da ogni schiavitù, ci ha donato il suo Spirito. Lo Spirito Santo nel momento del Battesimo è stato riversato nei nostri cuori e ci ha reso figli del Padre, fratelli di Gesù Cristo e allora possiamo pregare, uniti ai cristiani di tutto il mondo: Padre nostro!

 

Su tutti noi scenda la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e rimanga sempre sulla nostra vita.

Amen

 

Canto finale