Il Signore cammina con noi, suo Popolo, e la sua presenza si
rende visibile in molti modi. Ma noi non ce ne accorgiamo se
non ci fermiamo e non rientriamo nel nostro intimo, in pace.
Il Signore non fa mancare la sua luce anche nei periodi più
bui e manda testimonianze di vita per aiutarci nei vari tor-
nanti della storia. È a tutti evidente che Il nostro è un tempo
di smarrimento, in particolare per le persone più giovani. Ed
ecco che all’orizzonte appaiono due stelle per farci aprire gli
occhi e convincerci che Dio sta con noi, è contemporaneo,
non è vecchio, è per la giovinezza, è per la pace.
Veglia di preghiera
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Preghiamo: Dio, nostro Padre, che in Cristo primogenito di tutta la creazione, hai chiamato all’esistenza tutte le cose, fa’ che docili al soffio vitale del tuo Spirito, custodiamo con amore l’opera delle tue mani. Accogli i frutti della terra e del nostro lavoro e porta in essi a compimento l’opera della tua creazione, perché trasformati dallo Spirito Santo, siano per noi cibo e bevanda di vita eterna.
Canto
Tutta la Bibbia ci parla del grande disegno di Dio sulla creazione, chiamata ad esistere nell’unica famiglia al cui centro è stato posto l’uomo creato ad immagine e similitudine d Dio. L’uomo è il punto di riferimento dell’opera di Dio, allo stesso tempo è invitato a dare il suo contributo per completare e custodire la creazione.
Dal libro della Sapienza
Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio, e dai beni visibili nonfurono capaci di riconoscere colui che è, né esaminandone le opere, riconobbero l’artefice. Ma o il fuoco o il vento o l’aria veloce, la volta stellata o l’acqua impetuosa o le luci del cielo essi considerarono come dei, reggitori del mondo. Se affascinati dalla loro belleza, li hanno presi perdei, pensino quanto è superiore il loro sovrano, perché li ha creati colui che è, pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati. Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore. Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero, perché essi facilmente si ingannano cercando Dio e volendolo trovare. Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura e si lasciano prendere dall’apparenza perché le cose viste sono belle. Neppure costoro sono scusabili, perché, se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?
I cieli narrano la Gloria di Dio!
I cieli narrano la Gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia.
I cieli narrano la Gloria di Dio!
Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio.
I cieli narrano la Gloria di Dio!
Canto
Nella linea seguita da Papa Francesco, Papa Leone ripresenta l’atteggiamento del cristiano nei confronti della Creazione. Non si tratta di una moda ma di una verità che il Signore ha aiutato la Chiesa a riscoprire anche con la sollecitudine delle scienze umane.
Dal Messaggio di Papa Leone XIV per la Giornata di Preghiera per la Cura del Creato
Il tema di questa Giornata mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, scelto dal nostro amato Papa Francesco, è “Semi di Pace e di Speranza”. […] Molte volte Gesù, nella sua Passione la applica a se stesso, paragonandosi al chicco di grano, che per dare frutto deve morire. […] in Cristo siamo semi. Non solo, ma “semi di Pace e di Speranza. […] In diverse parti del mondo è ormai evidente che la nostra terra sta cadendo in rovina. Ovunque ingiustizia, la violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli, le diseguaglianze e l’avidità da cui scaturiscono, producono deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità. Aumentano in intensità e frequenza fenomeni naturali estremi causati dal cambiamento climatico indotto da attività antropiche, senza considerare gli effetti a medio e lungo termine della devastazione umana ed ecologica portata dai conflitti armati. […] Queste diverse ferite sono dovute al peccato. Di certo non è questo che aveva in mente Dio quando affidò la Terra all’uomo creato a sua immagine. La Bibbia non promuove “il dominio dispotico dell’essere umano sul creato”. I testi biblici ci invitano a “coltivare e custodire” il giardino del mondo. Mentre “coltivare” significa arare o lavorare un terreno, “custodire” vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò significa una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura.
Signore Dio, nostro Padre, siamo qui riuniti nel nome del tuo Figlio Gesù Cristo, fiduciosi nella sua protezione ma allo stesso tempo in ansia per le sorti di tutta l’umanità: ogni giorno assistiamo alla violenza e alla distruzione di esseri umani e della bellezza della creazione che viene ricoperta da una coltre oscura lasciata dalle bombe. Padre Santo ascoltaci e manda lo Spirito di Gesù a
rinnovarci nell’intimo. Preghiamo:
Manda il tuo Spirito a rinnovarci!
Dio onnipotente, che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature; Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura dlla vita e della bellezza.
Manda il tuo Spirito a rinnovarci!
Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle senza nuocere a nessuno.
Manda il tuo Spirito a rinnovarci!
O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi.
Manda il tuo Spirito a rinnovarci!
Risana la nostra vita, affinchè proteggiamo il mondo e non lo deprediamo.
Manda il tuo Spirito a rinnovarci!, affinchè seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione.
Manda il tuo Spirito a rinnovarci!
Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri e della terra.
Manda il tuo Spirito e rinnovaci!
Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la luce infinita.
Manda il tuo Spirito e rinnovaci!
Grazie perché sei con noi tutti i giorni. Sostienici per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace.
Canto
Papa Leone ci dice che si tratta di una giustizia ambientale, una necessità urgente, un’esigenza teologica: nessuno può sentirsi esente, non chiamato a fare la sua parte.
Dal Messaggio di Papa Leone XIV per la Giornata Mondiale di Preghiera pr la Cura del Creato
La giustizia ambientale – implicitamente annunciata dai profeti – non può più essere considerata un concetto astratto o un obiettivo lontano. Essa rappresenta una necessità urgente, che va oltre la semplice tutela dell’ambiente. Si tratta, in realtà, di una questione di giustizia sociale, economica e antropologica. Per i credenti, in più, è un’esigenza teologica, che per i cristiani ha il volto di Gesù Cristo, nel quale tutto è stato creato e redento. In un mondo dove i più fragili sono i primi a subire gli assetti devastanti del cambiamento climatico, della deforestazione e dell’inquinamento, la cura del creato diventa una questione di fede e di umanità. È ormai davvero il tempo di far seguire alle parole i fatti, “Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana” (Laudato si’, 217). Lavorando con dedizione e con tenerezza si possono far germogliare molti semi di giustizia, contribuendo così alla pace e alla speranza. Ci vogliono talvolta anni prima che l’albero dia i suoi primi frutti che coinvolgono un intero ecosistema nella continuità, nella fedeltà, nella collaborazione e nell’amore, soprattutto se questo amore diventa specchio dell’Amore oblativo di Dio.
Rivolgiamo la nostra richiesta alla nostra Madre, perché nella sua cura materna intervenga ad aiutare l’umanità a trovare una strada per non autodistruggersi.
Santa Maria, donna bellissima, attraverso Te vogliamo ringraziare il Signore per il mistero della bellezza. Egli l’ha disseminata qua e là sulla terra, perché, lungo la strada tenga deste, nel nostro cuore di viandanti, le nostalgie insopprimibili del cielo. La fa risplendere nella maestà delle vette innevate, nell’assorto silenzio dei boschi, nella forza furente del mare, nel brivido profumato dell’erba, nella pace della sera. Ed è un dono che ci inebria di felicità perché, sia pure per un attimo appena, ci concede di mettere lo sguardo nelle feritoie fugaci che danno sull’eterno. La fa rifulgere nelle lacrime di un bambino, nell’armonia del corpo di una donna, nell’incanto degli occhi suoi ridenti e fuggitivi, nel bianco tremore dei vegliardi, nella tacita apparizione di una canoa
che scivola sul fiume…
Santa Maria, donna bellissima, splendida come un plenilunio di primavera, riconciliaci con la bellezza. Facci comprendere che sarà la bellezza a salvare il mondo. Non lo preserveranno dalla catastrofe planetraria né la forza del diritto, né la sapienza dei dotti, né la sagagia delle diplomazie. Oggi, purtroppo, nella deriva dei valori, stanno affondando anche le antiche boe che un tempo offrivano ancoraggi stabili alle imbarcazioni in pericolo. Viviamo stagioni crepuscolari. Però, in questa camera oscura della ragione, c’è ancora una luce che potrà impressionare la pellicola del buon senso: è la luce della bellezza.
È per questo, Santa Vergine Maria, che vogliamo sentire il fascino, sempre benefico, anche del tuo umano splendore, così come sentiamo la lusinga, talvolta ingannatrice, delle creature terrene.
A conclusione del nostro momento di preghiera sentiamoci particolarmente uniti, perdonati tra noi, accoglienti e pronti ad affrontare le difficoltà della fraternità.
Con sincerità scambiamoci la Pace e con grande umiltà chiediamo a Maria, nostra Madre, di in-
tercedere la Pace per tutto il genere umano (un momento di preghiera silenziosa per invocare in
particolare la Pace sulla Palestina, sull’Ucraina, sulla Siria, sul Congo).
Prendiamo forza dalla comune paternità rivelataci da Gesù Cristo e insieme preghiamo: Padre
nostro!
Scambiamoci un segno di amicizia e di pace.
E nella sua grande misericordia il Signore ci benedica:
il Signore ci benedica e ci custodisca, mostri a noi il suo volto e abbia misericordia di noi, il Signore ci benedica e guidi l’umanità a trovare vie per la pace.
Canto finale
Fraternità Francescana Frate Jacopa – Preghiera mese di Settembre 2025