Cari fratelli e sorelle, buon giorno!
Abbiamo riflettuto i primi tre doni dello Spirito Santo: la sapienza, l’intelletto e il consiglio. Oggi, pensiamo a quello che fa il Signore: Lui viene sempre a sostenerci nella nostra debolezza e questo lo fa con un dono speciale: il dono della fortezza.
C’è una parabola che ci aiuta a cogliere l’importanza di questo dono. Un seminatore esce a seminare; non tutto il seme che sparge, però, porta frutto. Quello che finisce sulla strada viene mangiato dagli uccelli; quello che cade sul terreno sassoso o in mezzo ai rovi germoglia, ma viene presto seccato dal sole o soffocato dalle spine. Solo quello che finisce sul terreno buono può crescere e dare frutto. Come Gesù stesso spiega ai suoi discepoli, questo seminatore rappresenta il Padre, che sparge abbondantemente il seme della sua Parola. Il seme, però, si scontra spesso con l’aridità del nostro cuore e, anche quando viene accolto, rischia di rimanere sterile. Con il dono della fortezza, invece, lo Spirito Santo libera il terreno del nostro cuore, lo libera dal torpore, dalle incertezze e da tutti i timori che possono frenarlo, in modo che la Parola del Signore venga messa in pratica, in modo autentico e gioioso. È un vero aiuto questo dono della fortezza, ci dà forza! Anche ci libera da tanti impedimenti.
Ci sono anche (questo succede) dei momenti difficili e delle situazioni estreme in cui il dono della fortezza si manifesta in modo straordinario, esemplare. È il caso di coloro che si trovano ad affrontare esperienze particolarmente dure e dolorose, che sconvolgono la loro vita o quella dei loro cari. La Chiesa risplende della testimonianza di tanti fratelli e sorelle che non hanno esitato a dare la propria vita, pur di rimanere fedeli al Signore e al suo Vangelo. Anche oggi non mancano cristiani che in tante parti del mondo continuano a celebrare e a testimoniare la loro fede, con profonda convinzione e serenità, e resistono anche quando sanno che ciò può comportare un prezzo più alto. Anche noi, tutti noi, conosciamo gente che ha vissuto situazioni difficili, tanti dolori; ma pensiamo a quegli uomini e a quelle donne che portano una vita difficile, che lottano per portare avanti la famiglia, educare i figli; questo lo fanno perché c’è lo spirito di fortezza che li aiuta; quanti uomini e donne, di cui noi non sappiamo il nome, che onorano il nostro popolo, onorano la nostra Chiesa, perché sono forti, forti per portare avanti la loro vita, la loro famiglia, il loro lavoro, la loro fede; ma questi fratelli e sorelle nostre sono santi, santi quotidiani, santi nascosti in mezzo a noi, hanno proprio il dono della fortezza per portare avanti il loro dovere di persone, di padri, di madri, di fratelli, di sorelle, di cittadini…tanti ne abbiamo, tanti, ringraziamo il Signore per questi cristiani che sono di una santità nascosta, ma è lo Spirito dentro che li porta adelante (avanti)! E ci farà bene pensare a questa gente: se loro fanno questo, se loro possono farlo, perché non io? E chiedere al Signore ci dia il dono della fortezza.
Non bisogna pensare che il dono della fortezza sia necessario soltanto in alcune occasioni o situazioni particolari. Questo dono deve costituire la nota di fondo del nostro essere cristiani, nella ordinarietà della nostra vita quotidiana; tutti i giorni della vita quotidiana dobbiamo essere forti, abbiamo bisogno di questa fortezza per portare avanti la nostra vita, la nostra famiglia, la nostra fede. Paolo, l’apostolo Paolo, ha detto una frase che ci farà bene sentirla: «Tutto posso in colui che mi dà la forza» (Fil 4,13). Ma, quando viene la vita ordinaria, quando vengono le difficoltà, ricordiamo questo: Tutto posso in colui che mi dà la forza. Il Signore dà la forza, sempre, non manca; il Signore non ci prova più di quello che noi possiamo tollerare, Lui è sempre con noi; Tutto posso in colui che mi dà la forza. Cari amici, a volte possiamo essere tentati di lasciarci prendere dalla pigrizia, o peggio, dallo sconforto, soprattutto di fronte alle fatiche e alle prove della vita. In questi casi, non perdiamoci d’animo, ma invochiamo lo Spirito Santo, perché con il dono della fortezza possa sollevare il nostro cuore e comunicare nuova forza ed entusiasmo alla nostra vita e alla nostra sequela di Gesù. Grazie!
Dal Salmo 31: In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso; difendimi per la tua giustizia. Tendi a me il tuo orecchio, vieni presto a liberarmi. Sii per me una roccia di rifugio, un luogo fortificato che mi salva. Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,