È bello stare con il Signore in questo tempo di Pasqua che ci
accompagnerà fino a Pentecoste. Noi possiamo pregare in ogni
tempo, ma la liturgia ci aiuta e ci sostiene in alcuni tempi par-
ticolari. Gli avvenimenti che stiamo vivendo in questi giorni ci
suggeriscono varie intenzioni di preghiera. Non possiamo non
tener conto del transito di Papa Francesco da questo mondo al
Padre. Nel desiderio di ricordare questo caro Pastore ed anche
di ringraziarlo per il bene e la luce che tramite il suo ministero
il Signore ha riversato nella sua Chiesa, noi benediciamo il Si-
gnore per come ha condotto il suo “servizio petrino” guidando
la Chiesa fra le tempeste e le tentazioni del nostro tempo e per
la fiducia che ci ha lasciato, assicurandoci che il Signore non si
è dimenticato di noi e sicuramente ci manderà un altro pastore,
secondo il suo cuore, per guidarci anche oggi. Ricordiamo Papa
Francesco rendendolo presente con la sua parola e con la sua
preghiera; in questo modo lui continua ad essere presente tra
noi. Inoltre non possiamo non tener conto che siamo nel mese di maggio, il mese dedicato
alla Madonna. Perciò vogliamo pregare la Madonna, nostra tenera Madre che S. Francesco
amava “con indicibile amore” sopra tutte le creature, e lo facciamo con le parole di Papa
Francesco che mai si dimenticava di indicarci Maria, come colei che non solo con la sua di-
sponibilità ha reso possibile che Gesù venisse fra noi e diventasse del tutto simile a noi,
fuorché il peccato, ma libera dal peccato mostrasse a tutti noi, la donna nuova, il progetto
originario di Dio, via per andare a Lui. Lei nei giorni della sua vita a Nazareth ci ha insegnato
come vivere a contatto con Gesù, nella volontà del Padre.

                                                                     Veglia di preghiera
Iniziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Preghiamo: Padre santo, uniti a tutta la Chiesa, uniti a tutti gli uomini che cercano il bene, sparsi
su tutta la terra, vogliamo lodarti e benedirti per le grandi opere che tu hai compiute nella Ver-
gine Maria. Ti lodiamo perché hai rivolto il tuo sguardo misericordioso su di lei. Ti benediciamo
perché tu l’hai scelta e preparata perché lei plasmasse l’umanità a Gesù, tuo amato Figlio. Ti lo-
diamo perché dopo averlo portato nel suo intimo per nove mesi, lo ha dato alla luce a Betlemme.
Ti benediciamo perché lo ha tenuto in braccio, lo ha nutrito con il suo latte, lo ha fatto crescere
come uomo, capace di condividere la vita di ogni uomo e poi lo ha dato perché accettasse la morte
e la croce e andasse a morire come il chicco di grano ma poi rinascesse ad una nuova vita. Ti rin-
graziamo perché in lei ci hai dato una Madre che fosse testimone della tua tenerezza ed anche
una sorella che ci indicasse la via.

Canto

Papa Francesco, fin dagli inizi del suo ministero ci ha additato Maria come progetto dell’amore
di Dio per la nostra salvezza. Ma ria è il tramite, il progetto realizzato e reso visibile della mi-
sericordia di Dio che si è manifestata in Gesù Cristo.

 

Dalla Enciclica “Misericordiae Vultus” di Papa Francesco (24)
Volgiamo il pensiero alla Madre della Misericordia. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni sempre, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne. La Madre del Crocifisso Risorto è entrata nel santuario della misericordia divina perché ha partecipato intimamente al mistero del suo amore. Scelta per essere la Madre del Figlio di Dio, Maria è stata sempre preparata dall’amore del Padre per essere arca dell’Alleanza tra Dio e gli uomini. Ha custodito nel suo cuore la divina misericordia in perfetta sintonia con il suo figlio Gesù. Il suo canto di lode sulla soglia della casa di Elisabetta, fu dedicato alla misericordia che si estende “di generazione in generazione“. Anche noi eravamo presenti in quelle
parole profetiche della Vergine Maria. Presso la Croce, Maria insieme a Giovanni, il discepolo dell’amore, è testimone delle parole di perdono che escono dalle labbra di Gesù. Il perdono supremo offerto a chi lo ha crocifisso ci mostra fin dove può arrivare la misericordia di Dio. Maria attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno.

 

Con S. Bernardo di Chiaravalle, alziamo la nostra preghiera a Maria:

O tu che nell’instabilità continua della vita presente, t’accorgi di essere sballottato tra le tempeste senza punto sicuro dove appoggiarti, tieni fisso lo sguardo al folgore di questa stella se non vuoi essere travolto dalla bufera.
Se insorgono i venti delle tentazioni e se vai a sbattere contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria!
Se l’ira, l’avarizia, l’edonismo squassano la navicella della tua anima, volgi il pensiero a Maria!
Se turbato per l’enormità dei tuoi peccati, confuso per le brutture della tua coscienza, spaventato al terribile pensiero del giudizio, stai per precipitare nel baratro della tristezza, e nell’abisso della disperazione, pensa a Maria!
Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, pensa a Maria, invoca Maria!
Maria sia sempre sulla tua bocca e nel tuo cuore, e per ottenere la sua intercessione, segui i suoi esempi.
Se la segui non ti smarrirai, se la preghi non perderai la speranza, se pensi a lei non sbaglierai.
Sostenuto da lei non cadrai, difeso da lei non temerai, con la sua guida non ti stancherai, con la sua benevolenza giungerai a destinazione.

 

Canto

 

È stupendo il comportamento di Dio! Nel silenzio, lontano da sguardi curiosi, nella piccola cittadina di Ain Karim, nella casa di una famiglia modesta abitata da Zaccaria ed Elisabetta, il piccolo feto di Gesù fa sobbalzare di gioia Giovanni Battista anche lui piccolo feto e la sua mamma Elisabetta. Da loro prorompe il canto di benedizione che poi darà l’avvio al canto di Maria, il più bello fiorito su labbra umane lungo tutta la storia, cioè il canto del Magnificat.

 

Dal Vangelo Secondo San Luca (Lc 1, 39-45)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la Madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”.
Parola del Signore!

 

Invocazioni a Maria:

Sotto la tua protezione troviamo rifugio, santa Madre di Dio; non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma accogli le nostre richieste, o Vergine gloriosa e benedetta.

Maria madre di Gesù e Madre nostra: guarda la condizione disastrosa in cui vivono tutti popoli a causa della stoltezza e dell’egoismo dei propri responsabili che hanno solo programmi di guadagni, di violenze, di guerre: abbi cura di questa nostra umanità.
Maria, Madre nostra, abbi cura di noi!

Non ne possiamo più di avere davanti agli occhi immagini di morti ammazzati dai bombardamenti, di innocenti, di bambini dilaniati, di famiglie distrutte.
Santa Maria intercedi per noi!

Intere popolazioni vivono nel terrore della violenza e della morte che viene per mezzo della armi. Distruggi Maria, intercedendo presso tuo Figlio, i progetti di aumento di armamenti. Santa Maria, intercedi per noi!

Ci sono stragi anche nell’ambito famigliare, stragi atroci di una violenza che supera la cattiveria umana e che manifesta la presenza del maligno tra noi.
Difendici Maria, abbi pietà dei poveri e dei piccoli.

Maria, invochiamo la tua protezione anche sul mondo del lavoro che molte volte nasconde pericoli e insidie a causa dell’avidità del guadagno e la scarsa attenzione alla dignità delle persone.
Santa Maria, prenditi cura di noi!

Maria che sei stata presente nell’ora della Passione e certamente anche della Resurrezione di Gesù, sii presente anche oggi nella santa Chiesa, guida la scelta del nuovo Papa, lo Spirito santo illumini i Cardinali i e ravviva nel Popolo di Dio la missione di annunciare Gesù Cristo a tutti gli uomini.
Maria, nostra Madre tienici per mano!

 

Canto

 

In questo nostro tempo di eclissi non solo dei valori cristiani ma anche degli stessi valori umani fondamentali per una convivenza veramente civile e rispettosa di tutti, abbiamo bisogno di vedere vissuti rapporti nuovi, atteggiamenti di speranza verso il futuro della storia umana. È urgente proporre nel nostro tempo la persona di Maria “donna orante e lavoratrice”.

 

Dalla “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco (288)
Vi è uno stile mariano nell’attività evangelizzatrice della Chiesa. Perché ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto. In lei vediamo che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di maltrattare gli altri per sentirsi importanti. Guardando a lei scopriamo che colei che lodava Dio perché “ha rovesciato i potenti dai troni” e “ha rimandato i ricchi a mani vuote” è la stessa
che assicura calore domestico alla nostra ricerca di giustizia. È anche colei che conserva premurosamente tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. Maria sa riconoscere le orme dello Spirito di Dio nei grandi avvenimenti ed anche in quelli che sembrano impercettibili. È contemplativa del mistero di Dio nel mondo, nella storia e nella vita quotidiana di ciascuno e di tutti. È la donna orante e lavoratrice a Nazaret, ed anche nostra Signora della premura, colei che parte dal suo villaggio per aiutare gli altri “senza indugio”. Questa dinamica di giustizia e di tenerezza, di contemplazione e di cammino verso gli altri, è ciò che fa di lei un modello ecclesiale per l’evangelizzazione. Le chiediamo che con la sua preghiera materna ci aiuti affinché la Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo.

 

Preghiamo insieme la Vergine Maria con la preghiera conclusiva della “Evangelii Gaudium”:

Vergine e Madre Maria, tu che mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita, nella profonfità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “si” nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù. Tu, ricolma della presenza di Cristo, hai portato la gioia a Giovanni il Battista, facendolo esultare nel seno di sua madre. Tu, trasalendo di giubilo, hai cantato le meraviglie del Signorer. Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce con una fede incrollabile, e ricevesti la gioiosa consolazione
della resurrezione, hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito perché nascesse la Chiesa evangelizzatrice. Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della Vita che vince la morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne. Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione, madre dell’amore, sposa delle nozze eterne, intercedi per la Chiesa, della quale sei l’icona purissima, perché mai si rinchiuda e mai si fermi nella sua passione per instaurare il Regno.
Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione,
del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce.
Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluia.

 

Concludiamo questo momento di preghiera scambiandoci la pace come fa Gesù nelle sue apparizioni dopo la resurrezione.

Preghiamo ancora come Gesù ci ha insegnato: Padre nostro!
E su tutti noi, sulle nostre famiglie, sulla nostra Fraternità scenda la Benedizione di Dio nostro Padre, di Gesù nostro fratello, dello Spirito Santo nostra guida. E Maria sia sempre la nostra Mamma. Amen

 

Canto finale

 

Mentre stavamo inviando la Preghiera è arrivata la notizia dell’elezione di Papa Leone XIV.
Ringraziamo lo Spirito Santo e preghiamo per il nuovo Pontefice. Il Signore lo sostenga sempre nel suo prezioso servizio a tutta l’umanità, affinchè la Chiesa possa essere faro nella notte del mondo.

Dalla prima Messa di Papa Leone XIV
La pace sia con tutti voi!
Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi!
Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente. Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma!
Il Papa che benediva Roma dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo.
Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco!
Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari…
Alla Chiesa di Roma un saluto speciale! Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte. Tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore…
A tutti voi, fratelli e sorelle di Roma, di Italia, di tutto il mondo vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono.
Oggi è il giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. Nostra Madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione e il suo amore.
Allora vorrei pregare insieme a voi. Preghiamo insieme per questa nuova missione, per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo e chiediamo questa grazia speciale a Maria, nostra Madre.
Ave Maria…