“Stiamo tutti capendo, faticosamente, che c’è un legame molto stretto tra ciò che facciamo, l’economia, il nostro modo di produrre, di muoverci, e l’ambiente, ovvero l’ecosistema in cui viviamo”. Lo afferma Mauro Magatti, sociologo, Segretario del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, a margine dei lavori a Taranto.
“Questa è una nuova consapevolezza: la Chiesa col suo linguaggio l’ha sempre saputo e adesso – aggiunge Magatti – è il momento di aiutare questo mondo alla transizione, che non è solo tecnica, ma è prima di tutto culturale e antropologica”. In questa direzione “si può partire da cose molto concrete, come ad esempio l’eliminazione della plastica piuttosto che intervenire sui consumi energetici o cambiare le nostre abitudini della mobilità, cose che possiamo fare tutti.
Ma poi naturalmente il tema di fondo è la certezza che noi siamo tutti in relazione e cioè non esistono degli ‘io’ che possono fare quello che vogliono e non succede niente… Noi siamo esseri in relazione gli uni agli altri e all’ambiente”. “Ebbene – conclude lo studioso – questa è una consapevolezza che le parrocchie possono aiutare a conquistare”.
Da un contributo di Mauro Magatti
Il Cantico