img2453Ogni giorno assistiamo al miracolo della vita che nasce, ricomincia, si trasforma, termina: la vita dell’universo, la vita dei mari, la vita delle piante, la vita degli animali, la vita degli uomini. Il Signore ha scelto l’uomo ad essere voce di tutto il creato, per ringraziare e benedire Dio Creatore e Fonte della vita. Egli è il sacerdote di tutto il creato per innalzare le sue mani e dire: Laudato sii mio Signore per tutte le tue creature! Il Signore ha chiamato l’uomo anche ad essere suo collaboratore: ad accogliere e difendere la vita, servirla perché cresca e fiorisca secondo il disegno del Creatore. I Vescovi italiani, interpretando il desiderio di tutti i cristiani, ogni anno indicano una domenica per un particolare ringraziamento per la vita e per l’occasione inviano un loro messaggio. Quest’anno la Giornata Nazionale per la vita coincide con la festa della Presentazione di Gesù al Tempio. In quella occasione in cui si manifestava il piano di Dio e la sua misericordia nel mistero della Incarnazione di Gesù per la nostra salvezza, Maria e Giuseppe senz’altro colsero l’occasione di ringraziare Dio per la vita del loro figlio Gesù. Al messaggio inviato quest’anno i Vescovi hanno dato come titolo: “Generare futuro” invitando soprattutto a sostenere la famiglia naturale nella sua vocazione di amare e aver cura di ogni uomo, in particolare delle persone più deboli come i piccoli appena concepiti e gli anziani al tramonto della vita. Il messaggio invita ad un amore profondo alla vita perché solo questo amore può farci superare le paure e le ansie per il nostro futuro. In questa nostra preghiera vogliamo benedire Dio per la vita e pregare anche perché cresca tra gli uomini la cura e la custodia della vita, non solo per gli inizi o per la fine, ma per tutto l’arco dell’esistenza.

 

                                        Veglia di preghiera

Iniziamo la preghiera nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. L’amore del Padre, la pace del Figlio e la gioia dello Spirito Santo riempia il cuore di tutti noi. Amen.

 

Preghiamo: Signore nostro Padre, da Te scaturisce ogni vita e dal tuo amore è sostenuto ogni essere vivente; ti ringraziamo per aver inviato a noi il tuo Figlio Gesù Cristo che rivelandoci la tua misericordia e la tua bontà, ha dato senso e dignità alla nostra vita. Fa che tutta l’umanità si apra alla speranza e al desiderio della vita come Tu l’hai voluta e si adoperi concretamente a promuovere una cultura della vita accogliente e solidale per tutti gli uomini, di ogni razza e di ogni popolo. Lo chiediamo nel nome dello stesso Gesù Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

 

Canto 

 

Vogliamo benedire il Signore per ogni creatura, per le meraviglie del creato che mai finiamo di conoscere, per le innumerevoli diversità e per le bellezze senza numero. Ma in particolare siamo invitati a porre attenzione alla vita dell’uomo e al suo ambito specifico che è la famiglia.

 

Dal Messaggio dei Vescovi italiani per la Giornata per la Vita 2014:
Ogni figlio è volto del Signore “amante della vita” (Sap 11, 26), dono per la famiglia e per la società. Generare la vita è generare il futuro anche e soprattutto oggi, nel tempo della crisi; da essa si può uscire mettendo i genitori nella condizione di realizzare le loro scelte e i loro progetti. La testimonianza di giovani sposi e i dati che emergono da inchieste recenti indicano ancora un grande desiderio di generare, che resta mortificato per la carenza di adeguate politiche familiari, per la pressione fiscale e una cultura diffidente verso la vita. Favorire questa aspirazione (valutata di 2,2 figli per donna sull’attuale 1,3 di tasso di natalità) porterebbe ad invertire la tendenza negativa della natalità, e soprattutto ad arricchirci del contributo unico dei figli, autentico bene sociale oltre che segno fecondo dell’amore sponsale. La società tutta è chiamata a interrogarsi e a decidere quale modello di civiltà intende promuovere… Per porre i mattoni del futuro siamo sollecitati ad andare verso le periferie esistenziali della società, sostenendo donne, uomini e comunità che si impegnino, come afferma Papa Francesco, per un’autentica “cultura dell’incontro”. Educando al dialogo tra le generazioni potremo unire in modo fecondo la speranza e le fatiche dei giovani con la saggezza e la tenacia degli anziani. La cultura dell’incontro è indispensabile per coltivare il valore della vita in tutte le sue fasi: dal concepimento alla nascita, educando e rigenerando di giorno in giorno, accompagnando la crescita verso l’età adulta e anziana fino al suo naturale termine, e superare così la “cultura dello scarto”. Parola della Chiesa

 

simeonePreghiamo insieme con il meraviglioso Salmo 139:

R. È in Te, Signore, la sorgente della vita.
Sei Tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre. Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda!
R. È in te, Signore, la sorgente della vita.
Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nelle profondità della terra.
R. È in Te, Signore, la sorgente della vita.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati quando ancora non ne esisteva uno.
R. È in Te, Signore, la sorgente della vita.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio! Se volessi contarli, sono più della sabbia.
R. È in Te, Signore, la sorgente della vita.

 

Canto

 

Il Signore ci ha creati per partecipare alla sua vita che è pienezza, bellezza e gioia. Ma noi non ci siamo fidati e abbiamo pensato di saper trovare noi una vita migliore; e così la nostra vita è diventata pesante e piena di sofferenza e di insoddisfazione. Anche oggi molte persone non sanno perché vivono e per loro la vita non ha senso e c’è chi si sente condannato a vivere. Oppressi da questi tristi pensieri c’è perfino chi decide di togliersi la vita. Abbiamo bisogno di ritornare al disegno del Creatore e di riscoprire, vivendo da creature, la sua sapienza meravigliosa e il suo amore che ci ha chiamato alla vita.

 

Dal libro del Siracide (Sir 17,1-12)
Il Signore creò l’uomo dalla terra e ad essa lo fa tornare di nuovo. Egli assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato, diede loro il dominio di quanto è sulla terra. Secondo la sua natura li rivestì di forza, e a sua immagine li formò. Egli infuse in ogni essere vivente il timore dell’uomo, perché l’uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli. Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro perché ragionassero. Li riempì di dottrina e d’intelligenza, e indicò anche il bene e il male. Pose lo sguardo nei loro cuori per mostrare loro la grandezza delle sue opere. Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. Inoltre pose davanti a loro la scienza e diede loro in eredità la legge della vita. Stabilì con loro un’alleanza eterna e fece loro conoscere i suoi decreti. I loro occhi contemplarono la grandezza della sua gloria, i loro orecchi sentirono la magnificenza della sua voce. Disse loro: “Guardatevi da ogni ingiustizia!” e diede a ciascuno precetti verso il prossimo. Parola di Dio.

 

Preghiera (da recitare insieme):
Ti ringraziamo, Signore, per la gratuità della vita che doni senza condizioni. Benedici chi l’accoglie, chi l’apprezza e chi la offre al tuo servizio.
Perdona chi la rifiuta, chi la disprezza e chi la impiega per il male.
Conforta chi la porta come una Croce o si sente vicino alla fine.
Sostieni la perseveranza di chi custodisce, difende e promuove la vita umana.
Infondi la forza del tuo Spirito in tutti i medici, infermieri, volontari.
E in coloro che assistono chi soffre nel corpo e nello spirito.
Dona speranza ai genitori che si spendono con infinita pazienza peri figli che stanno per nascere o che devono crescere.
Dona un cuore grande a chi cerca la tua volontà nella propria vocazione. Amen

 

Canto

 

La vita non ha senso se si chiude su se stessa: siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio che è amore e che esce continuamente verso l’umanità, verso il creato. Quando noi ci chiudiamo per pensare solo a noi stessi, tradiamo la nostra natura e siamo insoddisfatti. Le Parole di Gesù ci dicono con chiarezza che la misura della vita è l’amore. E non c’è da illudersi: chi pensa di amare Dio deve sapere che questo non è possibile senza amare i fratelli. Anche noi rimaniamo pieni di stupore quando Gesù ci dice: quando ami il povero, il sofferente, l’ultimo, in realtà ami me, perché la vita di questi fratelli scartati ai margini della società è la mia vita. E la vita dei piccoli è affidata al nostro amore e alla nostra custodia.

 

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 25,31-40)
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con Lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a Lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: ”Venite benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?“ E il re risponderà loro: “In verità io vi dico tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” Parola del Signore.

 

Rivolgiamo la nostra preghiera di intercessione al Signore: Ascoltaci, Signore!
Preghiamo per la santa Chiesa perché consapevole dell’amore e dell’attenzione di Gesù Cristo verso tutte persone che incontrava, dia testimonianza di accoglienza e di rispetto per la vita di tutti i poveri, di tutti malati, di tutti gli esclusi, preghiamo: Ascoltaci, Signore!
Per le nostre autorità e per i nostri politici perché sappiano promuovere una chiara decisione di investire risorse sulla persona e sulla famiglia e nella ricerca del bene comune si impegnino in politiche che creino lavoro per tutti, preghiamo: Ascoltaci, Signore!
Per i giovani che formeranno nel Signore una nuova famiglia: perché siano sostenuti nel trovare condizioni favorevoli e riescano a dare voce alla speranza che è in loro e a realizzare con fiducia il desiderio grande di generare, preghiamo: Ascoltaci, Signore!
Tutti insieme, con le parole del beato Giovanni Paolo II, affidiamo a Maria il cammino di tutta l’umanità:
O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te la causa della vita: guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall’indifferenza o da una presunta pietà.
Fa’ che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo, la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell’amore.
A lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.

 

Concludiamo con la preghiera del Padre nostro.

 

Scambiamoci un segno della pace: la pace che viene da Gesù, ma che passa anche dal nostro cuore e dalle nostre.

 

Il Signore ci benedica e ci custodisca.

Mostri a noi il suo volto sereno e misericordioso.

Il Signore ci dia pace.

Amen

 

Canto finale