preghiera-ottobreAll’orizzonte già albeggia la Pasqua del Signore! Per prepararci ad essa la Chiesa ci offre la Quaresima “segno sacramentale della nostra conversione”. La Quaresima dura sette settimane ed è un tempo speciale riservato alla penitenza e all’accoglienza di un invito ad un impegno spirituale lungo e sostenuto a rivedere la nostra vita. La Quaresima è un pellegrinaggio alle sorgenti della fede ed una riscoperta della coerenza cristiana. Lungo i giorni che il Signore ci dà di vivere spesso ci sentiamo travolti dalle cose da fare che una dietro l’altra ci incalzano incessantemente. Sentiamo il bisogno di fermarci, di respirare un momento, di poter rientrare nel nostro intimo e lì di trovare un po’ di pace stando soli davanti al Signore. La Quaresima ci offre l’opportunità di fermarci finalmente e di stare con noi stessi. Anche le nostre comunità e le nostre fraternità hanno bisogno di rivedere il loro cammino per constatare se sono fedeli alle loro radici, alla grazia degli inizi. E questo può avvenire nell’ascolto della Parola di Dio così abbondante in questo tempo e il confronto fraterno fatto nella schiettezza e nella carità. In questo momento di preghiera il Signore venga a illuminarci e a donarci il suo Spirito che possa colmare le nostre mancanze e la nostra povertà.

 

                                                                              Veglia di preghiera

 

Presidente: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Preghiamo: Custodisci, o Padre, la tua Chiesa, con la tua continua benevolenza e, poiché a causa della debolezza umana, non può sostenersi senza di te, il tuo aiuto la liberi sempre da ogni pericolo e la guidi alla salvezza eterna. Ti preghiamo, Padre, in questo tempo in cui si è manifestata violentemente l’opera del maligno anche tra i ministri della tua Chiesa, di mettere nel nostro cuore un grande impegno di conversione sempre guidati e animati dal tuo Santo Spirito. Dio grande e fedele, che riveli il tuo volto a chi ti cerca con cuore sincero, rinsalda la nostra fede nel tuo Figlio Gesù, purifica gli occhi del nostro spirito, liberaci dalla mentalità del mondo e dalle opere che distruggono la nostra vita e la vita dei fratelli. Amen

 

Canto

 

Il Messaggio per la prossima Quaresima pone davanti ai nostri occhi “L’ardente aspettativa della creazione protesa verso la rivelazione dei figli di Dio” (Rm 8,19). Il peccato, fin dal suo apparire in mezzo agli uomini ha interrotto la comunione con Dio, con i fratelli, con il creato. Spezzandosi la comunione con Dio, si è incrinato anche l’armonioso rapporto con il creato, così che il “giardino” nel quale fu posto l’uomo agli inizi, si è trasformato in “deserto”. Il peccato ha portato l’uomo a ritenersi lui dio del creato, a sentirsene padrone assoluto e a sfruttare la terra in una cupidigia insaziabile per il proprio interesse. Per questo il creato ha necessità impellente che l’uomo liberi se stesso e torni ad essere nuova creazione, figlio di Dio. E questo ridarà libertà alla terra e a tutto il creato.

 

Dal Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2019
“L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio” (Rm 8,219) Tutta la creazione è chiamata, insieme a noi, a uscire “dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà dei figli di Dio” (Rm 8,21). La Quaresima è segno sacramentale di questa conversione. Essa chiama i cristiani a incarnare più intensamente e concretamente il mistero pasquale nella loro vita personale, familiare e sociale, in particolare attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore. Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia. Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene. E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore, quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità. Cari fratelli e sorelle, la “quaresima” del Figlio di Dio è stata un entrare nel deserto del creato per farlo tornare ad essere quel giardino della comunione con Dio che era prima del peccato delle origini. La nostra quaresima sia un ripercorrere lo stesso cammino per portare la speranza di Cristo anche alla creazione, che “sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio” (Rm 8,21).

 

Preghiamo insieme con le parole di S. Efrem il Siro. Tutta la Chiesa orientale ripeteva spesso questa preghiera durante la Quaresima:
O Signore e Maestro della mia vita! Togli da me lo spirito di ozio, scoraggiamento, brama di potere e vano parlare; dona invece al tuo servo lo spirito di castità, di umiltà, di pazienza e di amore. Sì, o Signore e Re, concedimi di vedere i miei errori e di non giudicare il mio fratello, perché tu sei il benedetto nei secoli dei secoli. Amen

Alcune preghiere spontanee.

 

Canto

 

La preghiera liturgica della Chiesa è di una ricchezza inimmaginabile. Ma è una ricchezza poco conosciuta o per lo meno poco apprezzata. In particolare l’Eucaristia è una composizione di Parola di Dio e di memoria della Pasqua. Dalle preghiere di lode dette “Prefazio” per il tempo quaresimale desumiamo il significato della Quaresima:

 

Dai prefazi del tempo quaresimale
La Quaresima è un tempo regalatoci da Dio come opportunità che annuncia e realizza la possibilità di tornare al Signore con tutto il cuore e con tutta la vita. In questo tempo “propizio” la Provvidenza del Signore ci dà l’opportunità di un tempo di rinnovamento spirituale, perché ci convertiamo a Lui con tutto il cuore, e liberi dai fermenti del peccato, viviamo le vicende di questo mondo, sempre orientati verso i beni eterni. Gesù stesso consacrò questo tempo con il digiuno di quaranta giorni, e vincendo le insidie dell’antico tentatore, ci insegnò a dominare le seduzioni del peccato e a smascherare le menzogne del maligno. Ogni anno viene donato a noi cristiani di prepararci con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingiamo ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo Figlio di Dio, nostro Salvatore. Nella Quaresima ci viene ricordato che il Signore vuole che lo glorifichiamo con le opere della penitenza, perché la vittoria sul nostro egoismo ci renda disponibili alle necessità dei poveri, a imitazione di Cristo, Figlio di Dio, nostro salvatore. In questo modo possiamo camminare, di Pasqua in Pasqua, verso il compimento di quella salvezza che già abbiamo ricevuto grazie al mistero pasquale di Cristo: “Nella speranza infatti siamo stati salvati” (Rm 8,24) Parola della liturgia.

 

Nella Chiesa ortodossa la Quaresima ha un libro proprio: il Triòdion quaresimale, il quale contiene inni e letture per ogni giorno del periodo quaresimale. Anche noi ci uniamo in preghiera con i fratelli ortodossi:

– Invano ti rallegri del digiuno, anima mia! Perché tu ti astieni dal nutrimento, ma dalle passioni non ti sei purificata. Se in te non si trova desiderio di rinnovamento, una spregevole menzogna sarai agli occhi di Dio: rassomigli ai demoni malvagi che non mangiano mai! Se perseveri nel peccato, tu digiuni inutilmente; lotta invece senza sosta con tutte le tue forze e resta alla presenza del crocifisso Salvatore fino ad essere crocifissa con colui che per te fu crocifisso. Ripetiamo: O nostro Dio, abbi misericordia di noi!

– Al nostro digiuno corporale, fratelli, uniamo il digiuno spirituale; sciogliamo ogni nodo d’iniquità, strappiamo ogni legame d’ingiustizia, diamo il pane all’affamato e accogliamo a casa nostra chi non ha un tetto che lo protegge, così otterremo grande misericordia da Cristo nostro Dio. O nostro Dio, abbi misericordia di noi!

– Venite, o fedeli, compiamo le opere di Dio nella luce, camminiamo onestamente come in pieno giorno! Allontaniamoci dai piaceri della carne perché possa crescere la grazia nella nostra anima. Accostiamoci a Cristo nel pentimento e diciamogli: O nostro Dio, abbi misericordia di noi!

 

Canto 

 

La nostra vita spirituale si logora, si affievolisce, va avanti stancamente, per abitudine. E questo non riguarda solo il dialogo con Dio, ma anche il nostro impegno per aiutare chi vive intorno a noi, per cercare di creare nuovi rapporti nel nostro ambiente. In una parola ci stanchiamo di essere persone nuove, persone che amano e promuovono libertà e pace. Siamo come paralizzati, siamo sempre affaticati, senza entusiasmo. Il brano del Vangelo ci dice che in questo tempo di Quaresima Gesù ci viene incontro, si affianca ai nostri giacigli e ci rimette in cammino.

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 5,1-14)
Ricorreva una festa dei giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: “Vuoi guarire ?” Gli rispose il malato: “Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me.” Gesù gli disse: “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina”. All’istante quell’uomo guarì: prese il suo lettuccio e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i giudei all’uomo che era stato guarito: “Non ti è lecito portare il tuo lettuccio”. Ma egli rispose loro: “Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina”. Gli domandarono allora: “Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina?”. Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: “Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio”. Parola del Signore!

 

Vogliamo concludere questa veglia di preghiera unendoci a Don Tonino Bello, Vescovo e Terziario Francescano che noi consideriamo un nostro maestro di preghiera.

 

Preghiera alla Madonna
– O Vergine santissima, madre di Cristo e madre della Chiesa, con gioia e con ammirazione, ci uniamo al tuo Magnificat, al tuo canto di amore riconoscente. Con te rendiamo grazie a Dio, la cui misericordia si estende di generazione in generazione”, per la splendida vocazione e per la multiforme missione dei fedeli laici, chiamati da Dio a vivere in comunione di amore e di santità con lui e ad essere fraternamente uniti nella grande famiglia dei figli di Dio, mandati a irradiare la luce di Cristo e a comunicare il fuoco dello Spirito per mezzo della loro vita evangelica in tutto il mondo.

– Tu che sei stata, con umiltà e magnanimità, “la serva del Signore”, donaci la tua stessa disponibilità per il servizio di Dio e per la salvezza del mondo. Nel tuo cuore di madre sono sempre presenti i molti pericoli e i molti mali che schiacciano gli uomini e le donne del nostro tempo. Ma sono presenti anche le tante iniziative di bene, i progressi compiuti nel produrre frutti abbondanti di salvezza.

– Vergine coraggiosa, ispiraci forza d’animo e fiducia in Dio perché sappiamo superare tutti gli ostacoli che incontriamo nel compimento della nostra missione. Insegnaci a trattare le realtà del mondo con vivo senso di responsabilità cristiana e nella gioiosa speranza della venuta del regno di Dio, dei cieli nuovi e della terra nuova. Amen

 

Canto

 

Ringraziamo il Signore che ci ha concesso di pregare e insieme diciamo: Padre nostro!

La Pace del Signore venga in tutti noi: Scambiamoci un segno di pace!

Il Signore benedica noi, benedica le nostre famiglie, benedica questa nostra città e la sua misericordia sia sempre in mezzo a noi.

Amen

 

Canto finale