dicembreMercoledì mattina (3 ottobre) in piazza S. Pietro, Papa Francesco e i convocati per il Sinodo dei giovani, hanno concelebrato la S. Messa di apertura del Sinodo. Nella omelia il Papa ha invitato tutti ad allargare orizzonti, a dilatare il cuore e trasformare quelle strutture che oggi ci paralizzano, ci separano e ci allontanano dai giovani. Nel pomeriggio, nel corso della prima congregazione generale, Papa Francesco ha invitato tutti i presenti a parlare con coraggio e parresia, cioè integrando libertà, verità e carità, ma anche ad ascoltare con umiltà. Mentre il Sinodo sta andando avanti con giornate piene di doni e di sorprese da parte di Dio che mai si lascia vincere in generosità, anche noi ci uniamo con la preghiera a tutti i sinodali e invochiamo che questo momento di grazia rinnovi la testimonianza e la parola della Chiesa per gli uomini del nostro tempo e ci sia un’attenzione particolare per tutti i giovani. Passare la fede ai giovani e ai ragazzi è un compito preciso di ogni famiglia cristiana e di tutta la Chiesa, che è sollecitata a trovare una evangelizzazione genuina e libera da incrostazioni e deformazioni dovute ai limiti e alla debolezza dei cristiani. I giovani a loro volta devono farsi missionari dei loro coetanei e attrarli a Gesù Cristo. Le giovani generazioni sono chiamate a riprendere la centralità nella famiglia di Dio e ad entrare come protagoniste nella storia di tutta l’umanità. Si tratta di un rinnovamento grande che non possiamo operare con le sole nostre forze: chiediamo perciò che Gesù Cristo mandi il suo Santo Spirito che venga a sostenere la nostra debolezza.

 

                                                                              Veglia di preghiera

 

Presidente: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Il Dio della speranza risvegli e rinnovi in noi la capacità di sognare e di sperare!

Preghiamo: Signore Gesù Cristo ti preghiamo per i giovani. Tu che incontrasti il giovane ricco, guardasti nei suoi occhi e l’amasti e provasti tristezza per il suo allontanarsi, vieni ad incontrare i giovani del nostro tempo, fa’ che i loro occhi si rivolgano a te e possano dire sì al tuo amore. In questo modo diventeranno apostoli del tuo Vangelo e con la loro giovinezza porteranno aria nuova in questa nostra società. Lo chiediamo a te che ti sei fatto nostro fratello e sei con noi per sempre. Amen

 

Canto

 

L’11 agosto scorso sono convenuti a Roma più di settanta mila giovani per una veglia di preghiera in preparazione del Sinodo dei giovani. Si sono radunati al Circo Massimo con Papa Francesco. Al centro della preghiera è stato proclamato il brano del Vangelo che ora ascolteremo anche noi. Gesù risorto suscita una vita nuova nelle persone, mette in movimento, fa incontrare, fa sussultare.

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-8)
Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!”. Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Parola del Signore.

 

Rivolgiamo la nostra preghiera al Signore Gesù certamente presente nel Sinodo dei giovani come è presente in mezzo a noi, perché “dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”.

Preghiamo: Ascoltaci Signore!

* Chiediamo alla misericordia di Gesù risorto a vita nuova, che il Sinodo porti un fuoco nuovo nella comunità dei credenti e una nuova consapevolezza della vocazione cristiana dentro il cammino degli uomini del nostro tempo. Preghiamo: Ascoltaci Signore!

* Signore Gesù, dona a tutti coloro che credono in Te e in particolare ai giovani cristiani un amore vero a tutta l’umanità e una ricerca coraggiosa del bene comune di tutte le persone e perché, guardando al tuo esempio, vivano nel mondo facendo del bene a tutti. Preghiamo: Ascoltaci Signore!

* Signore Gesù, ti preghiamo per tutti i giovani del mondo perché imparino a vivere come buoni samaritani verso coloro che si sentono feriti, scartati e senza speranza. Preghiamo: Ascoltaci Signore!

* Signore Gesù ti preghiamo perché le nostre comunità accolgano l’invito ad allargare orizzonti, a dilatare il cuore e a trasformare quelle strutture che oggi ci paralizzano e ci separano dai giovani. Preghiamo: Ascoltaci Signore!

* Preghiere spontanee

 

Canto

 

Dopo aver risposto alle domande di alcuni giovani, Papa Francesco ha concluso il meraviglioso incontro al Circo Massimo con uno stupendo discorso. Ne riportiamo uno stralcio.

 

Dal discorso di Papa Francesco alla Veglia al Circo Massimo
Nel brano del Vangelo che abbiamo ascoltato (cfr Gv 20,1-8), Giovanni ci racconta quella mattina inimmaginabile che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità. Figuriamocela, quella mattina: alle prime luci dell’alba del giorno dopo il sabato, attorno alla tomba di Gesù tutti si mettono a correre. Maria di Magdala corre ad avvisare i discepoli; Pietro e Giovanni corrono verso il sepolcro… Tutti corrono, tutti sentono l’urgenza di muoversi: non c’è tempo da perdere, bisogna affrettarsi […]. Da quella mattina, cari giovani, la storia non è più la stessa. Quella mattina ha cambiato la storia. L’ora in cui la morte sembrava trionfare, in realtà si rivela l’ora della sua sconfitta. Nemmeno quel pesante macigno, messo davanti al sepolcro, ha potuto resistere. E da quell’alba del primo giorno dopo il sabato, ogni luogo in cui la vita è oppressa, ogni spazio in cui dominano violenza, guerra, miseria, là dove l’uomo è umiliato e calpestato, in quel luogo può ancora riaccendersi una speranza di vita.

Cari amici, vi siete messi in cammino e siete venuti a questo appuntamento. E ora la mia gioia è sentire che i vostri cuori battono d’amore per Gesù, come quelli di Maria Maddalena, di Pietro e di Giovanni. E poiché siete giovani, io, come Pietro, sono felice di vedervi correre più veloci, come Giovanni, spinti dall’impulso del vostro cuore, sensibile alla voce dello Spirito che anima i vostri sogni.
Sarò felice di vedervi correre più forte di chi nella Chiesa è un po’ lento e timoroso, attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede.

 

Preghiamo con le parole di Papa Francesco pronunciate in quella veglia al Circo Massimo, in preparazione al Sinodo:

Signore Gesù, la tua Chiesa in cammino verso il Sinodo volge lo sguardo a tutti i giovani del mondo. Ti preghiamo perché con coraggio prendano in mano la loro vita, mirino alle cose più belle e più profonde e conservino sempre un cuore libero.
Accompagnati da guide sagge e generose, aiutali a rispondere alla chiamata che Tu rivolgi a ciascuno di loro, per realizzare il proprio progetto di vita e raggiungere la felicità. Tieni aperto il loro cuore ai grandi sogni e rendili attenti al bene dei fratelli. Come il Discepolo amato, siano anch’essi sotto la Croce per accogliere tua Madre, ricevendola in dono da Te. Siano testimoni della tua Risurrezione e sappiano riconoscerti vivo accanto a loro annunciando con gioia che Tu sei il Signore. Amen.

 

Canto

 

L’8 dicembre 1965 Paolo VI, dopo la solenne celebrazione dell’Eucaristia di chiusura del Concilio Vaticano II, a nome di tutti i partecipanti alla grande assemblea, rivolse alcuni Messaggi a varie categorie di persone, intendendo in quelle considerare le innumerevoli forme in cui la vita umana si esprime. L’ultimo Messaggio fu rivolto ai giovani per esprimere l’amore che la Chiesa porta ad essi. Questo messaggio è di grande attualità anche oggi.

 

Messaggio del Concilio ai giovani
A voi giovani e fanciulle del mondo intero, che il Concilio vuole rivolgere il suo ultimo messaggio. Perché siete voi che raccoglierete dalle mani dei vostri padri e vivrete nel mondo nel momento delle più gigantesche trasformazioni della sua storia. Siete voi che raccogliendo il meglio dell’esempio e dell’insegnamento dei vostri genitori e dei vostri maestri, formerete la società di domani: voi vi salverete o perirete con essa.
La Chiesa, durante quattro anni, ha lavorato per ringiovanire il proprio volto, per meglio corrispondere al disegno del proprio Fondatore, il grande Vivente, il Cristo eternamente giovane. E al termine di questa “imponente revisione di vita” essa si volge a voi: è per voi giovani, per voi soprattutto, che essa con il suo Concilio ha acceso una luce, quella che rischiara l’avvenire, il vostro avvenire. La Chiesa è desiderosa che la società che voi vi accingete a costruire rispetti la dignità, la libertà e il diritto delle persone.
Essa è ansiosa di poter espandere anche in questa nuova società i suoi tesori sempre antichi sempre nuovi […] Essa ha fiducia che voi troverete una tale forza e una tale gioia che voi non sarete tentati di cedere alla seduzione di filosofie dell’egoismo e del piacere o a quelle della disperazione e del nichilismo […].
A nome di Dio e del suo Figlio Gesù noi vi esortiamo ad ampliare i vostri cuori secondo le dimensioni del mondo, ad intendere l’appello dei vostri fratelli, d a mettere arditamente le vostre giovani energie al loro servizio.
Lottate contro ogni egoismo. Rifiutate di dar libero corso agli istinti della violenza e dell’odio, che generano le guerre e il loro triste corteo di miserie. Siate generosi, puri, rispettosi, sinceri. E costruite nell’entusiasmo un mondo migliore di quello attuale.

 

A conclusione della nostra preghiera prendiamo in prestito le parole di S. Giovanni Paolo II, pronunciate a Toronto nel 2002. In questa nostra preghiera abbiamo usato quasi esclusivamente le parole dei Papi del nostro tempo per aiutarci a sottolineare come la Chiesa dà grande importanza alla evangelizzazione dei giovani e come tutti dobbiamo sentirci coinvolti in questa evangelizzazione.

Signore Gesù Cristo, custodisci questi giovani nel tuo amore. Fa’ che odano la tua voce e credano a ciò che tu dici, poiché tu solo hai parole di vita eterna.
Insegna loro come professare la propria fede, come donare il proprio amore, come comunicare la propria speranza agli altri.
Rendili testimoni convincenti del tuo Vangelo, in un mondo che ha tanto bisogno della tua grazia che salva.
Fa’ di loro il nuovo popolo delle Beatitudini, perché siano sale della terra e luce del mondo in questo terzo millennio cristiano.
Maria, Madre della Chiesa, proteggi e guida questi giovani uomini e giovani donne del ventunesimo secolo. Tienili tutti stretti al tuo materno cuore. Amen

 

Aggiungiamo una preghiera di affidamento a Maria dei giovani e di tutta la Chiesa in questo tempo di forti attacchi del maligno. La Chiesa tutta, secondo la tradizione, si rivolge alla Madre.

Sotto la tua protezione troviamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o vergine gloriosa e benedetta.

 

Concludiamo con la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato, Lui Figlio Primogenito del Padre: Padre nostro.

 

Come fratelli di Gesù e quindi tutti fratelli tra di noi, scambiamoci un gesto di pace.

 

Canto

 

Benedizione: Il Signore ci benedica e ci protegga. Faccia risplendere il suo volto su di noi e ci doni la sua misericordia. Rivolga su di noi il suo sguardo e ci doni la pace. E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, discenda su di noi e con noi rimanga sempre. Amen

 

Andiamo e portiamo con noi la gioia e la forza del Signore!

 

Canto finale