Il nuovo anno si è aperto con un invito a riflettere sulla Pace,
anzi più che una riflessione si tratta di un grido che sale da
tutta l’umanità che vede come la pace è calpestata e ridotta
a un cumulo di pii desideri, inefficaci. Il primo gennaio è stata
celebrata la Giornata Mondiale della Pace. A tutti noi è evi-
dente l’urgenza della Pace: abbiamo bisogno che venga la
Pace, mentre viviamo immersi in un odio che raggiunge mi-
sure sovraumane. Popoli che apertamente dicono di volere
distruggere altri popoli e fanno di tutto per raggiungere que-
sto risultato, condizionando anche il futuro perché iniettano
nei figli lo stesso odio. Si programmano azioni di crudeltà
inaudite su indifesi, su bambini, su donne, su anziani. Il Papa
ha mandato anche quest’anno un Messaggio per la celebra-
zione della Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2024).
La sua è una parola di speranza ed allo stesso tempo un in-
vito a farci attenti e responsabili nell’accogliere le nuove tec-
nologie. In questo tempo in tutto il mondo si parla di’ intelligenza artificiale, una tecnica capace di incidere sulle relazioni umane. Potrà dare un aiuto per aprire una strada per la pace? Vogliamo riflettere sul Messaggio del santo Padre, mentre siamo riuniti in preghiera davanti al Signore.

 

                                                      Veglia di preghiera
Iniziamo: Nel nome del Padre. Del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

 

Preghiamo: O Dio, creatore del mondo, grande è il tuo nome su tutta la terra: ascolta benigno la nostra preghiera e concedi serenità ai nostri giorni. O Dio misericordioso e forte, diffondi nel cuore di ogni uomo la luce del tuo amore, perché su tutta la terra fioriscano la giustizia e la pace. O Dio, ricco di misericordia, ascolta con benevolenza le preghiere del tuo popolo: siamo davanti a te nella consapevolezza che senza di te non possiamo far niente, non possiamo cambiare il cuore degli uomini. Allontana dall’umanità orrori e lacrime di guerra, perché nel mondo abbondi la pace e gli uomini che hanno da te un’unica origine formino una sola famiglia e vivano con un cuore fraterno, operando sempre per il bene di tutti. Te lo chiediamo per Cristo tuo Figlio e nostro fratello. Amen

 

Canto

 

Il 1° gennaio 2024 si è celebrato la 57a Giornata mondiale della Pace. Il Papa ha inviato un Messaggio sul tema “Intelligenza artificiale e pace”, caldeggiando una accoglienza consapevole delle nuove tecnologie digitali, perché possano essere sapientemente orientate alle possibilità di bene, vigilando sulle possibili  conseguenze dannose per i singoli e per la società. Ascoltiamone alcuni brani.

Dal Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace
La Sacra Scrittura attesta che Dio ha donato agli uomini il suo Spirito affinché abbiano «saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro» (Es 35,31). L’intelligenza è espressione della dignità donataci dal Creatore, che ci ha fatti a sua immagine e somiglianza (cf Gen 1,26) e ci ha messo in grado di rispondere al suo amore attraverso la libertà e la conoscenza. La scienza e la tecnologia manifestano in modo particolare tale qualità fondamentalmente relazionale dell’intelligenza umana: sono prodotti straordinari del suo potenziale creativo.
Nella Costituzione Pastorale Gaudium et spes, il Concilio Vaticano II ha ribadito questa verità, dichiarando che «col suo lavoro e col suo ingegno l’uomo ha cercato sempre di sviluppare la propria vita». Quando gli esseri umani, «con l’aiuto della tecnica», si sforzano affinché la terra «diventi una dimora degna di tutta la famiglia umana», agiscono secondo il disegno di Dio e cooperano con la sua volontà di portare a compimento la creazione e di diffondere la pace tra i popoli. Anche il progresso della scienza e della tecnica, nella misura in cui contribuisce a un migliore ordine della società umana, ad accrescere la libertà e la comunione fraterna,
porta dunque al miglioramento dell’uomo e alla trasformazione del mondo.
Giustamente ci rallegriamo e siamo riconoscenti per le straordinarie conquiste della scienza e della tecnologia, grazie alle quali si è posto rimedio a innumerevoli mali che affliggevano la vita umana e causavano grandi sofferenze.
Rivolgiamoci al signore con una preghiera di Thomas Merton: Onnipotente e misericordioso Dio, Padre di tutti gli uomini, creatore e dominatore dell’universo, Signore della storia, i cui disegni sono imperscrutabili, la cui gloria è senza macchia, la cui compassione per gli errori degli uomini è inesauribile, nella tua volontà è la nostra pace.
Ascolta nella tua misericordia questa preghiera che sale a Te dal tumulto e dalla disperazione di un mondo in cui Tu sei dimenticato, in cui il tuo Nome non è invocato, le tue leggi sono derise, e la tua presenza è ignorata. Noi ti conosciamo, e così non abbiamo pace.
Concedici prudenza in proporzione al nostro potere, saggezza in proporzione alla nostra scienza, umanità in proporzione alla nostra ricchezza e potenza.
E benedici la nostra volontà di aiutare ogni razza e popolo a camminare, in amicizia con noi, lungo la strada della giustizia, della libertà e della pace perenne.
Ma concedici soprattutto di capire che le nostre vie non sono necessariamente le tue vie, che non possiamo penetrare pienamente il mistero dei tuoi disegni, e che la stessa tempesta di potere che ora infuria in questa terra rivela la tua segreta volontà e la tua inscrutabile decisione.
Concedici di vedere il tuo volto alla luce di questa tempesta cosmica, o Dio di santità, misericodioso con gli uomini. Concedici di trovare la pace dove davvero la si può trovare: nella tua volontà, o Dio, è la nostra pace.

 

Canto

 

L’intelligenza artificiale è una tecnologia che ha mostrato grandi progressi, grandi potenzialità che si teme potrebbero non essere a beneficio dell’umanità. Con essa l’uomo ha tra le mani una vasta gamma di possibilità alcune delle quali potrebbero rappresentare un rischio “per la casa comune”. C’è bisogno di un’etica, di un uso responsabile, di un discernimento vigile di tutti.

 

Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace
L’immensa espansione della tecnologia deve essere accompagnata da un’adeguata formazione alla responsabilità per il suo sviluppo. La libertà e la convivenza pacifica sono minacciate quando gli esseri umani cedono alla tentazione dell’egoismo, dell’interesse personale, della brama di profitto e della sete di potere. Abbiamo perciò il dovere di allargare lo sguardo e di orientare la ricerca tecnico-scientifica al perseguimento della pace e del bene comune, al servizio dello sviluppo in-
tegrale dell’uomo e della comunità. La dignità intrinseca di ogni persona e la fraternità che ci lega come membri dell’unica famiglia umana devono stare alla base dello sviluppo di nuove tecnologie e servire come criteri indiscutibili per valutarle prima del loro impiego, in modo che il progresso digitale possa avvenire nel ri-
spetto della giustizia e contribuire alla causa della pace. Gli sviluppi tecnologici che non portano a un miglioramento della qualità di vita di tutta l’umanità, ma al contrario aggravano le disuguaglianze e i conflitti, non potranno mai essere considerati vero progresso. L’intelligenza artificiale diventerà sempre più  importante. Le sfide che pone sono tecniche, ma anche antropologiche, educative, sociali e politiche.

Il compito a cui siamo chiamati non è di poco conto, l’intelligenza artificiale è una grande opportunità per intraprendere vie che accrescano il bene comune, ma è fondamentale rinnovare il cuore e la mente dell’uomo. Rivolgiamoci perciò al Signore perché ci soccorra con la luce e la forza del suo Spirito. Diciamo insieme: Signore Gesù, rinnovaci con il tuo Spirito!

Togli da noi l’odio, la violenza, la mania della guerra che dopo il peccato si sono attaccate come una malattia alla nostra mente: Signore Gesù, rinnovaci con il Spirito!

L’impegno maggiore della società non sia preparare tecnici per costruire armi, ma giovani intelligenti che anche mediante nuove tecnologie sappiano costruire  dialoghi, esperti dell’arte della pace, convinti della dignità di ogni uomo: Signore Gesù, rinnovaci con il tuo Spirito!

Si aprano gli occhi dei responsabili dei popoli e vedano come le ingenti risorse usate malamente per la costruzione delle armi potrebbero risolvere la povertà di tanta parte del mondo: Signore Gesù rinnovaci con il tuo Spirito!

Che quanto prima, seduti intorno a un unico tavolo, i rappresentanti di tutte le nazioni decidano di costituire un organismo internazionale capace di trovare soluzioni concordate per le varie crisi che sorgono qua e là e di garantire giustizia e pace su tutta la terra: Signore Gesù, rinnovaci con il tuo Spirito!

 

Canto

Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace
Le più avanzate applicazioni tecniche non vanno impiegate per agevolare la risoluzione violenta dei conflitti, ma per pavimentare le vie della pace.
In un’ottica più positiva, se l’intelligenza artificiale fosse utilizzata per promuovere lo sviluppo umano integrale, potrebbe introdurre importanti innovazioni nell’agricoltura, nell’istruzione e nella cultura, un miglioramento del livello di vita di intere nazioni e popoli, la crescita della fraternità umana e dell’amicizia sociale. In definitiva, il modo in cui la utilizziamo per includere gli ultimi, cioè i fratelli e le sorelle più deboli e bisognosi, è la misura rivelatrice della nostra umanità.
Uno sguardo umano e il desiderio di un futuro migliore per il nostro mondo portano alla necessità di un dialogo interdisciplinare finalizzato a uno sviluppo etico degli algoritmi in cui siano i valori a orientare i percorsi delle nuove tecnologie. Le questioni etiche dovrebbero essere tenute in considerazione fin dall’inizio della ricerca, così come nelle fasi di sperimentazione, progettazione, produzione, distribuzione e commercializzazione. Questo è l’approccio dell’etica della progettazione, in cui le istituzioni educative e i responsabili del processo decisionale hanno un ruolo essenziale da svolgere.
La sofferenza della umanità è veramente pesante: pesante per chi è sotto la minaccia della guerra, che appare sempre più inutile e sempre più distruttiva, ci sono milioni di persone sotto il pericolo delle bombe che uccidono e ricoprono con una coltre nera ogni cosa. C’è una sofferenza nei sopravvissuti che vagano smarriti tra le rovine e che hanno perso casa, lavoro, ambiente dove abitare. C’è poi una tristezza e uno scoraggiamento che prende tutti: non si vede un futuro dove ognuno sia costruttore di pace, non si intravvede quel che potrà venire dal parto che sta travagliando tutta l’umanità. Ma noi abbiamo un Padre che veglia su di noi, c’è anche suo Figlio che ha scelto di fa parte di questa umanità, e abbiamo una Madre, alla quale ci rivolgiamo con le parole di Papa Francesco per affidarci a lei, alla sua materna protezione.

Maria, guarda a noi. Tu sei madre, conosci le nostre fatiche e le nostre ferite. Tu, regina della pace, soffri con noi e per noi, vedendo tanti tuoi figli provati dai conflitti, angosciati dalle guerre che dilaniano il mondo. È un’ora buia. Questa è un’ora buia, Madre. E in quest’ora buia ci immergiamo nei tuoi occhi luminosi e ci affidiamo al tuo cuore, sensibile ai nostri problemi. Esso non è stato esente da inquietudini e paure: quanta apprensione quando non c’era posto per Gesù nell’alloggio, quanto timore quando di corsa siete fuggiti in Egitto perché Erode voleva ucciderlo, quanta angoscia quando l’avete smarrito nel tempio! Ma, Madre, tu nelle prove sei stata coraggiosa, sei stata audace: hai confidato in Dio e hai risposto all’apprensione con la cura, al timore con l’amore, all’angoscia con l’offerta […]
Ora, Madre, prendi ancora una volta l’iniziativa; prendila per noi in questi tempi lacerati dai conflitti e devastati dalle armi. Volgi il tuo sguardo di misericordia sulla famiglia umana, che ha smarrito la via della pace, che ha preferito Caino ad Abele e, perdendo il senso della fraternità, non ritrova l’atmosfera di casa. Intercedi per il nostro mondo in pericolo e in subbuglio. Insegnaci ad accogliere e a curare la vita –ogni vita – e a ripudiare la follia della guerra, che semina morte e cancella il futuro […].
Maria il popolo fedele ti chiama aurora della salvezza: Madre, apri spiragli di luce nella notte dei conflitti. Tu, dimora dello Spirito Santo, ispira vie di pace ai responsabili delle nazioni. Tu, signora di tutti i popoli, riconcilia i tuoi figli, sedotti dal male, accecati dal potere e dall’odio. Tu, che a ciascuno sei vicina, accorcia le nostre distanze. Tu, che di tutti hai compassione, insegnaci a prenderci cura degli altri. Tu, che riveli la tenerezza del Signore, rendici testimoni della sua
consolazione. Madre, Tu, Regina della pace, riversa nei cuori l’armonia di Dio.

 

Con fede profonda e con immensa gratitudine rivolgiamoci a Dio, nostro Padre: Padre nostro!

Invochiamo Gesù Cristo perché la sua pace, la pace vera, scenda su tutta l’umanità e rimanga sempre su tutti noi. Scambiamoci un gesto di pace.

Benedizione:
Il Signore ci benedica e ci custodisca,
mostri a noi il suo volto e abbia misericordia di noi.
Rivolga verso di noi il suo sguardo e ci dia pace.
Amen

 

Canto finale