Nel mese di febbraio la Chiesa italiana ci sollecita in molti modi a pregare per il dono della vita e i nostri Vescovi ci dicembrehanno inviato il Messaggio: “Solidali con la vita”. Dobbiamo constatare che è raro incontrare persone che vivono serenamente, con gratitudine e gioia e che iniziano la giornata dicendo grazie a Dio che li ha chiamati alla vita. E questo perché la gioia della vita è legata non ai successi che si possono avere, alla bellezza, alla giovinezza, alla ricchezza, alla salute, ma al nostro rapporto con Dio, al sentirci in comunione con il Creatore che ci ha chiamati all’esistenza perché ci ama, vuole darci la felicità e farci partecipi della sua stessa vita. Conoscendo la difficoltà ad apprezzare il dono della vita, Dio Padre nella sua misericordia per noi ha mandato il suo Figlio per essere nostro fratello, per camminare con noi e darci in dono la sua stessa condizione di figlio. Se non amiamo la nostra vita e non la viviamo come un dono meraviglioso, non saremo solidali con la vita dei fratelli, non sentiremo la vita di ogni uomo come sacra, da rispettare e onorare, e non faremo di tutto per custodirla e difenderla. Abbiamo bisogno di metterci in un modo nuovo davanti a questo dono, con amore, rispetto e riverenza dovunque esso viva.

 

                                                         Veglia di preghiera

Iniziamo la preghiera: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

La gratitudine e la gioia per essere stati chiamati alla vita riempia il cuore di tutti noi. Amen

 

Preghiamo: Signore Nostro Dio e nostro Creatore, che ci hai chiamati alla vita unicamente per farci partecipi del tuo amore e della tua felicità, ti ringraziamo perché la tua creazione è una meraviglia e uno splendore della tua sapienza. Per nostra insipienza eravamo caduti sotto la schiavitù di Satana che non ama la nostra vita. Ma Tu non ci hai abbandonati e hai mandato a noi il tuo Figlio che si è fatto uomo come noi, per poterci incontrare, e come buon samaritano è venuto a soccorrerci per ridarci la dignità di figlio e ha pagato con il suo sangue perché in noi potesse esserci la gioia della vita. Ringraziamo Te nostro Padre, il tuo Figlio Gesù Cristo e lo Spirito Santo, Spirito della vita, non solo a nome nostro ma anche a nome di tutta l’umanità sparsa in tutto il mondo. Amen

 

Canto

 

Abbiamo bisogno di ritrovare in noi la gratitudine e la gioia della vita: abbiamo bisogno noi per primi di respirare in questo amore di Dio e benedirlo per il suo amore alla nostra vita. Un segno che denuncia il nostro scarso amore alla vita è il calo demografico. Dio ancora oggi ha deciso l’inizio della vita di ogni uomo nel momento più intenso della intimità di amore dell’uomo e della donna: ha affidato ad essi la capacità generativa in comunione con il suo amore, associando la coppia al suo atto creativo. Il peccato ha contaminato e stravolto le meraviglie fatte dal Signore. Ascoltiamo con attenzione le parole dell’indimenticato S. Giovanni Paolo II:

Dall’Enciclica “Evangelium vitae” di S. Giovanni Paolo II (n. 1)

Il Vangelo della vita sta al cuore del messaggio di Gesù. Accolto dalla Chiesa ogni giorno con amore, esso va annunciato con coraggiosa fedeltà come buona novella agli uomini di ogni epoca e cultura. All’aurora della salvezza, è la nascita di un bambino che viene proclamata come lieta notizia: “Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore” (Lc 2, 10-11). A sprigionare questa “grande gioia” è certamente la nascita del Salvatore, ma nel Natale è svelato anche il senso pieno di ogni nascita umana, e la gioia messianica appare così fondamento e compimento della gioia per ogni bimbo che nasce (cf. Gv 16,21).
Presentando il nucleo centrale della sua missione redentrice, Gesù dice: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10). In verità Egli si riferisce a quella vita “nuova” ed “eterna”, che consiste nella comunione con il Padre, a cui ogni uomo è gratuitamente chiamato nel Figlio per opera dello Spirito Santificatore. Ma proprio in tale vita acquistano pieno significato tutti gli aspetti e i momenti della vita dell’uomo. Parola della Chiesa

 

Preghiamo:

– Ti ringraziamo Dio Creatore, che per sola tua iniziativa hai dato inizio alla vita di tutti gli uomini e sempre per tuo gratuito amore la sostieni; ti ringraziamo a nome di tutta l’umanità, anche a nome di chi maledice la vita o la dissacra con comportamenti indegni dell’uomo. Ascoltaci, o Signore!

-Padre misericordioso, ti preghiamo perché ogni uomo sperimenti la bellezza della vita e accolga il vangelo della vita che è sempre rivestita del tuo amore e chiamata alla felicità. Ascoltaci, o Signore!

– Preghiamo per le coppie perché siano coscienti del grande compito di trasmettere la vita affidato a loro da Dio Creatore: vivano questo mistero con dignità e gratitudine. Ascoltaci, o Signore!

[invitare a fare preghiere spontanee]

 

Canto

 

Sollecitare un “rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine. È invito a farci servitori di ciò che è seminato nella debolezza, dei piccoli, degli anziani, di ogni uomo e di ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita” (Messaggio Cei). Nel nostro tempo l’uomo è portato a misurare tutto con il criterio della produzione; e il denaro è la stella polare, re indiscusso del cuore dell’uomo. Per noi cristiani, avendo in noi lo Spirito di Gesù, abbiamo imparato da Lui che la cosa più importante è la dignità di ogni persona umana, di qualsiasi condizione, in ogni istante della sua vita. Noi siamo servitori della vita dei fratelli, non padroni.

 

Dalla enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI (nn 74–75)

Campo primario e cruciale della lotta culturale tra l’assolutismo della tecnicità e la responsabilità morale dell’uomo è oggi quello della bioetica, in cui si gioca radicalmente la possibilità stessa di uno sviluppo umano integrale [ …] Oggi occorre affermare che la questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica, nel senso che essa implica il modo stesso non solo di concepire, ma anche di manipolare la vita, sempre più posta dalle biotecnologie nelle mani dell’uomo. La fecondazione in vitro, la ricerca sugli embrioni, la possibilità della clonazione e dell’ibridazione umana nascono e sono promosse nell’attuale cultura del disincanto totale, che crede di aver svelato ogni mistero, perché si è ormai arrivati alla radice della vita. Qui l’assolutismo della tecnica trova la sua massima espressione. Alla diffusa, tragica, piaga dell’aborto si potrebbe aggiungere in futuro, ma è già surrettiziamente in nuce, una sistematica pianificazione eugenetica delle nascite. Sul versante opposto, va facendosi strada una mens eutanasica, manifestazione non meno abusiva di dominio sulla vita, che in certe condizioni viene considerata non più degna di essere vissuta. Dietro questi scenari stanno posizioni culturali negatrici della dignità umana. Queste pratiche, a loro volta, sono destinate ad alimentare una concezione materiale e meccanicistica della vita umana. Parola della Chiesa.

 

Noi siamo dalla parte dei deboli, dei piccoli e vogliamo aiutarli, metterci, per quel che è possibile, al loro servizio, anche con la nostra preghiera.

– Preghiamo per chi ha iniziato da poco la vita nel segreto, vicino al cuore di una mamma. Proteggi Signore Gesù i piccoli feti, fai parte alle madri del tuo immenso amore per ogni essere umano, la tua tenerezza invada il loro essere. Per intercessione di Maria, ascolta la nostra preghiera!

– Preghiamo per i genitori che arrivano alla decisione di interrompere la gestazione del figlio: il tuo Spirito illumini la loro mente, dia loro coraggio per poter scegliere la vita nonostante le difficoltà, suscita intorno a loro comprensione e solidarietà. Per intercessione di Maria, ascolta la nostra preghiera!

– Che gli inizi della vita siano piantati fortemente nell’amore dei due genitori e trovino in esso il sostegno che li faccia crescere liberi, autonomi, veri figli di Dio. Per intercessione di Maria, ascolta la nostra preghiera!

– Ti preghiamo perché le famiglie si aprano alla disponibilità di adottare o di accogliere in affido i bambini rimasti senza genitori e che hanno estremo bisogno di una famiglia. Per intercessione di Maria, ascolta la nostra preghiera!

– Preghiamo per i malati gravi: la loro vita è preziosa come fu prezioso il dolore di Gesù in croce. La loro vita sia un’offerta gradita a Dio, unita alla passione di Gesù, per la salvezza di tutta l’umanità. Per intercessione di Maria, ascolta la nostra preghiera!

– Preghiamo per chi è giunto alla vecchiaia perché sia aiutato a vivere nella serenità i giorni che il Signore concede loro. Il loro specchio siano Simeone ed Anna che frequentavano il tempio e avevano riposto la loro speranza nel Signore. Per intercessione di Maria, accogli la nostra preghiera!

 

Canto

 

Non basta solo vivere: è importante la qualità della vita. Ogni uomo ha diritto ad avere il necessario perché la sua esistenza possa essere dignitosa. Il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio): “Non più schiavi, ma fratelli” ha richiamato a tutti noi la necessità di aprire gli occhi per vedere le tante schiavitù, ferite dell’umanità, ferite della carne di Cristo. Non possiamo far finta di niente, le condizioni indegne e criminali in cui si trovano a vivere tante persone asservite, private dei diritti creaturali, schiacciate dalla violenza o dalla povertà che è miseria indotta, chiamano la nostra responsabilità e bussano anche alla nostra porta. Se abbiamo in noi lo Spirito del Cristo, il cuore di Cristo, ameremo la dignità della vita di ogni uomo e come Lui ci sentiremo mandati a fare la nostra parte. Ascoltiamo come Gesù è consapevole di essere mandato per liberare e guarire l’uomo.

 

Dal Vangelo secondo Luca (4, 16-21)

Gesù venne a Nazaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del Profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: lo Spirito del Signore è sopra di me: per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. Parola del Signore.

 

In sintonia e come prolungamento del Messaggio per la Giornata della Pace, la Chiesa, su iniziativa di gruppi di persone consacrate, ha proposto una Giornata Internazionale di preghiera e riflessione: “Una luce contro la tratta di persone” per l’8 febbraio prossimo, festa di Santa Bakhita. Ci uniamo alle tante persone che certamente accoglieranno l’invito, con la preghiera guida della Giornata:

“Quando sentiamo parlare di bambini, uomini e donne ingannati e portati in luoghi sconosciuti allo scopo di sfruttamento sessuale, lavoro forzato e vendita di organi, i nostri cuori si indignano e il nostro spirito è addolorato perché la loro dignità e i loro diritti vengono calpestati con minacce menzogne e violenza.
O Dio, aiutaci a contrastare con la nostra vita ogni forma di schiavitù.
Ti preghiamo insieme a santa Bakhita perché la tratta di persone abbia termine.
Donaci saggezza e coraggio per farci prossimo di tutti coloro che sono stati feriti nel corpo, nel cuore e nello spirito, così che insieme possiamo realizzare la tua promessa di vita e di amore tenero e infinito per questi nostri fratelli e sorelle sfruttati.
Tocca il cuore di chi è responsabile di questo grave crimine e sostieni il nostro impegno per la libertà, tuo dono per tutti i tuoi figli e figlie”. Amen

 

Preghiamo insieme con la preghiera dei figli di Dio, consegnata a noi nel momento del Battesimo:

Padre nostro

 

Il Signore ci benedica e ci custodisca
Mostri a noi il suo volto sereno e misericordioso
Il Signore guidi i nostri passi sulle orme del padre S. Francesco e ci renda costruttori di fraternità e di pace. Il Signore ci dia pace. Amen

 

Canto finale