Il mese di maggio riporta alla nostra attenzione la presenza di Maria nella vita della Chiesa e nella img2453nostra vita personale. Il rapporto con lei non può limitarsi a questo solo mese: lei è presente quando noi rivolgiamo il nostro pensiero a Gesù Cristo, o quando ci rendiamo consapevoli della presenza dello Spirito Santo in noi.        
Maria è figura fondamentale nella Storia della Salvezza: é presente soprattutto nella Incarnazione e nella Nascita di Gesù; ma è ugualmente presente nel tempo della Pasqua. Assiste e condivide i dolori della Passione e della Morte di Gesù: la sua sofferenza non è inferiore a quella del figlio! Mentre tutti fuggono davanti alla violenza che si abbatte su Gesù Cristo, lei con Giovanni sta lì, forte, sotto la croce. E Gesù morente affida a lei, come a madre, tutta l’umanità nella persona di Giovanni, ed affida lei a tutti noi, alla Chiesa, perché la portiamo nella nostra vita, nella nostra casa. Da quel momento Maria sarà sempre con   gli Apostoli e la sua materna presenza li consolerà e sosterrà la loro vacillante fede. Quando il giorno della Pentecoste nel Cenacolo scende lo Spirito Santo, Maria è lì, in preghiera, al centro del gruppo degli Apostoli. Nella comunità cristiana Maria è la madre che testimonia l’amore misericordioso di Dio che mai ci lascia soli; ed allo stesso tempo è la madre che ci precede e ci insegna come vivere per essere fratelli di Gesù Cristo. S. Francesco aveva un amore speciale per Maria: “Circondava di un amore indicibile la Madre di Gesù, perché aveva reso nostro fratello il Signore della maestà. A suo onore cantava lodi particolari, innalzava preghiere, offriva affetti tanti e tali che lingua umana non potrebbe esprimere” (FF, 786). Anche noi siamo chiamati ad avere una conoscenza più profonda di Maria e ad amarla come nostra madre.

 

                                        Veglia di preghiera

Iniziamo la preghiera nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La Pace di Cristo risorto invada la nostra vita. Amen

Preghiamo: Signore Gesù Cristo che nel momento supremo della tua passione e morte con immenso amore hai donato tutto te stesso a noi e hai provveduto a noi donandoci anche la tua madre perché ci accompagnasse e ci guidasse nel cammino della nostra vita, noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie. Come figli che guardano e imitano la loro madre, fa che accogliamo in noi lo Spirito santo e che ci lasciamo condurre da Lui a compiere la volontà del Padre e che in noi nasca l’uomo nuovo a tua   immagine e somiglianza. Lo chiediamo a Te, Cristo Signore che hai vinto la morte e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

 

Canto

 

Maria è colei che ci aiuta a comprendere la misericordia di Dio: nella sua materna cura per la nostra vita, nel suo curvarsi sulla nostra povertà, nel suo venirci incontro e quasi prevenirci come fa una madre per il suo bambino, noi riusciamo a capire qualcosa di più dell’amore di Dio Padre. All’inizio del suo Vangelo Giovanni racconta il miracolo di Cana come il primo dei segni che Gesù dà per dimostrare che viene da Dio, che è il Figlio di Dio, il Messia Promesso. In questo segno Maria è colei che si accorge del disagio dei due sposi e con stile materno vi porta la soluzione

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (2,1-11)
Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino”. E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le anfore”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto. Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”. Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Parola del Signore

 

Ricorriamo alla intercessione di Maria che, come a Cana, vede i nostri problemi ed intercede per noi.

Madre di misericordia, ascolta le invocazioni che innalziamo a nome di tutta l’umanità. Aprici la porta della tua misericordia benedetta Madre di Dio: ponendo in te la speranza non andremo delusi, perché saremo liberati dal male. Tu sei infatti la salvezza di tutta l’umanità.
Santa Maria, Madre di Dio, presenta le nostre preghiere al tuo Figlio Gesù!

Maria nostra madre, ti preghiamo per tutti i colpiti dal terremoto nel Nepal. Ti preghiamo per coloro che hanno perso la famiglia o gli amici sotto le macerie, per i bambini rimasti soli, ti preghiamo per coloro che hanno perso tutto, per coloro che non hanno né cibo né acqua. Affidiamo alla tua materna protezione queste migliaia e migliaia di persone.
Santa Maria, Madre di Dio, presenta le nostre preghiere al tuo Figlio Gesù!

Maria, gloriosa madre di Dio, un gravissimo problema sta attanagliando popoli, etnie, chiese cristiane
in tutto il mondo: sono gruppi di persone che uccidono con inaudita crudeltà e che terrorizzano tante popolazioni in ogni parte del mondo. E’ una situazione che va oltre le possibilità umane e per ora non si vedono soluzioni. Prega Gesù, tuo Figlio, perché converta il cuore dei violenti e guidi l’umanità verso la pace.
Santa Maria, Madre di Dio, presenta le nostre preghiere al tuo Figlio Gesù!

Maria, volgi il tuo sguardo benigno a coloro che costretti a lasciare la loro patria e la loro casa si imbarcano cercando una condizione migliore di vita. Purtroppo molti perdono la vita ed il mare è la loro tomba. Ma anche quelli che sopravvivono incontrano tanta sofferenza e non si sentono accolti come fratelli. Maria che sei stata profuga anche tu con la tua famiglia, aiutaci a non voltare gli occhi altrove per non vedere, aiutaci a saper trovare nella collaborazione e nella generosità una via dignitosa per questi fratelli.
Santa Maria, Madre di Dio, presenta le nostre preghiere al tuo Figlio Gesù!

 

Canto

 

Gesù stesso ha dato inizio ad un rapporto speciale tra noi e la sua Madre e lo ha fatto in un momento particolare, il momento della sua morte. Ascoltiamo il racconto di Giovanni.

Dal Vangelo secondo Giovanni (19,25–27)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Cleopa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!” Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé”.
Parola del Signore

 

Proprio sotto la croce, in un momento di intensità senza pari, con un gesto eccezionale di misericordia, Gesù donò a noi Maria come madre. Disse a Giovanni “Ecco tua madre” e rivolto a lei disse “Donna ecco tuo figlio”. Giovanni rappresentava tutti noi. Il dono di Gesù è senza confini. In Maria, madre di Gesù, noi abbiamo una madre: “con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora pellegrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata” (Concilio Vaticano II, LG, 62). In un Prefazio della messa in onore di Maria la Chiesa riconosce la “funzione materna” di Maria: funzione di “intercessione e di perdono, di impetrazione e di grazia, di riconciliazione e di pace”. Non solo noi siamo stati affidati a Maria come a nostra madre, ma Maria è stata affidata a Giovanni, all’umanità, a noi perché venisse accolta nella nostra vita, nella nostra casa. Maria è colei che ci insegna a vivere come figli di Dio, che ci insegna ad affidarci alla volontà di Dio, è colei che sta con noi, che sta vicina a noi, che ci segue nelle vicende della nostra vita.

 

Rivolgiamoci a Maria con una preghiera di S. Giovanni Paolo II: “Maria Madre della Chiesa

Madre della Chiesa, e Madre nostra Maria,
raccogliamo nelle nostre mani
quanto un popolo è capace di offrirti;
l’innocenza dei bambini,
la generosità e l’entusiasmo dei giovani,
la sofferenza dei malati,
gli affetti più veri coltivati nelle famiglie,
la fatica dei lavoratori,
le angustie dei disoccupati,
la solitudine degli anziani,
l’angoscia di chi ricerca il senso vero dell’esistenza,
il pentimento sincero di chi si è smarrito nel peccato,
i propositi e le speranze
di chi scopre l’amore del Padre,
la fedeltà e la dedizione
di chi spende le proprie energie nell’apostolato
e nelle opere di misericordia.
E Tu, o Vergine Santa, fa’ di noi
altrettanti coraggiosi testimoni di Cristo.
Vogliamo che la nostra carità sia autentica,
così da ricondurre alla fede gli increduli,
conquistare i dubbiosi, raggiungere tutti.
Concedi, o Maria, alla comunità civile
di progredire nella solidarietà,
di operare con vivo senso della giustizia,
di crescere sempre nella fraternità.
Aiuta tutti noi ad elevare gli orizzonti della speranza
fino alle realtà eterne del Cielo.
Vergine Santissima, noi ci affidiamo a Te
e Ti invochiamo, perché ottenga alla Chiesa
di testimoniare in ogni sua scelta il Vangelo,
per far risplendere davanti al mondo
il volto del tuo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo.

 

Canto

 

Papa Francesco ha indetto un Anno Giubilare, un Anno Santo della Misericordia, perché l’umanità intera è talmente disorientata e toccata dal male che rischia di precipitare nel pessimismo e in una babele senza ritorno. Occorre rialzare la testa e recuperare la speranza. Questo è possibile solo se in Gesù Cristo si vede la Misericordia, l’amore gratuito di Dio. Maria ci aiuta ad alzare gli occhi alla Misericordia di Dio.

 

Dalla Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia di Papa Francesco “Misericordiae Vultus”

Il pensiero ora si volge alla Madre della Misericordia. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne. La Madre del Crocifisso Risorto è entrata nel santuario della misericordia divina perché ha partecipato intimamente al mistero del suo amore.
Scelta per essere la Madre del Figlio di Dio, Maria è stata da sempre preparata dall’amore del Padre per essere Arca dell’Alleanza tra Dio e gli uomini. Ha custodito nel suo cuore la divina misericordia in perfetta sintonia con il suo Figlio Gesù. Il suo canto di lode, sulla soglia della casa di S. Elisabetta, fu dedicato alla misericordia che si estende “di generazione in generazione” (Lc 1,50). Anche noi eravamo presenti in quelle parole profetiche della Vergine Maria. Questo ci sarà di conforto e di sostegno mentre attraverseremo la Porta Santa per sperimentare i frutti della misericordia divina.
Presso la croce, Maria insieme a Giovanni, il discepolo dell’amore, è testimone delle parole di perdono che escono dalle labbra di Gesù. Il perdono supremo offerto a chi lo ha crocifisso ci mostra fin dove può arrivare la misericordia di Dio. Maria attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno. Rivolgiamo a lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve regina, perché non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù.

 

Come ci ha suggerito Papa Francesco rivolgiamoci a Maria con questa antica preghiera che ha accompagnato tante generazioni cristiane:

Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo,
gementi e piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

 

La Pasqua di Gesù ci ha resi figli di Dio, come Gesù è figlio di Dio. Preghiamo perciò con le parole che Lui stesso ci ha insegnato:

Padre nostro

 

Per intercessione di Maria il Signore ci benedica, mostri a noi il suo volto pieno di Misericordia.
Il Signore ci dia Pace. Amen

 

La nostra preghiera è terminata. Portiamo nel cuore il ricordo di Maria.
Andiamo in pace, Alleluia.
Rendiamo grazie a Dio, Alleluja.

 

Canto finale