dicembreSiamo ancora pieni di stupore per quello che il Signore ci ha fatto vivere in questi giorni. La Pasqua, che abbiamo celebrato da pochi giorni, prolunga la sua gioia e i nostri occhi sono pieni delle immagini di Piazza S. Pietro e di via della Conciliazione strettamente unite intorno a Papa Francesco e a Benedetto XVI, come un popolo di tutte le razze e di ogni età, compatto e felice, mentre la lode e la benedizione fiorisce sulle labbra di tutti. La solenne proclamazione della santità di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II – persone del nostro tempo, che abbiamo conosciuto direttamente, di cui abbiamo ascoltato le parole, seguito le azioni – ci dice che la santità non è una cosa del passato e che anzi riguarda la vita di tutti noi cristiani chiamati a dare testimonianza, fino al sangue, al Vangelo di Gesù Cristo, oggi più che mai. Infatti la Costituzione Lumen Gentium del Concilio Vaticano II afferma che la santità è vocazione di tutta la Chiesa e quindi di ogni cristiano. Nel modo di pensare ordinario delle persone questo discorso sembra esagerato e la santità è pensata per persone vissute nel passato, che hanno compiuto miracoli e che hanno fatto penitenze straordinarie. Per noi che viviamo oggi, pensa la maggioranza delle persone, è consigliabile una vita mediocre, senza esagerare… E così viviamo nel compromesso, senza entusiasmo, senza gioia, come chi è moralmente costretto ad essere cristiano, come persone che fanno un piacere a Dio… e la gioia non ci raggiunge, e andiamo avanti con il volto triste. Chiediamo al Signore che faccia con tutti noi quello che ha fatto con i discepoli: apra la nostra mente e il nostro cuore a vivere la gioia della sua Risurrezione, la gioia di essere cristiani, la gioia di seguirlo da vicino, la gioia di andare sulla strada delle Beatitudini.

 

                                                   Veglia di preghiera

Iniziamo la preghiera nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

L’amore del Padre, la pace del Figlio e la gioia dello Spirito Santo riempia il cuore di tutti noi. Amen.

 

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, nessun nuovo mattino venga a rischiarare la nostra vita senza che il nostro pensiero vada alla tua resurrezione, e senza che, in spirito non vada verso il sepolcro vuoto del giardino! Infatti sei Tu, Cristo risorto, a venire a noi ogni giorno, all’alba. Per quanto grandi possano essere le perplessità, i pericoli, i fallimenti, l’inizio di tutte le nostre giornate sarà radioso, se ci ricordiamo – ma con tutta l’anima e con tutta la mente – che Tu nostro Salvatore hai vinto le forze del male e della morte. Il nostro primo atto di fede, ogni mattina, sarà un atto di fede nella tua vittoria finale. Poiché “L’amore è forte come la morte”. Tu sei Figlio di Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

 

Canto

 

Il nostro Papa Francesco, più volte ci ripete che siamo chiamati non ad un cristianesimo triste, rassegnato, pieno di complessi, che ci fa vivere come “pipistrelli”, ma siamo chiamati ad avere una gioia profonda in noi, camminando a schiena dritta in mezzo alla società e ad annunciare la gioia del Vangelo, la fortuna di sentirci amati dal Signore. La sorgente di questa gioia consiste proprio dal sentire che la nostra vocazione è qualcosa di grande: non è vocazione alla mediocrità e al compromesso ma è vocazione alla santità.

 

Dal Concilio Vaticano II (Lumen Gentium, 40):
Il Signore Gesù, maestro e modello divino di ogni perfezione, a tutti e a ciascuno dei suoi discepoli di qualsiasi condizione ha predicato quella santità di vita, di cui egli stesso è autore e perfezionatore: «Siate dunque perfetti come è perfetto il vostro Padre celeste» (Mt 5,48). Mandò infatti a tutti lo Spirito Santo, che li muova internamente ad amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze (cfr. Mc 12,30), e ad amarsi a vicenda come Cristo ha amato loro (cfr. Gv 13,34; 15,12). I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolo delle loro opere, ma a titolo del suo disegno e della grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l’aiuto di Dio, mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto. Li ammonisce l’Apostolo che vivano «come si conviene a santi» (Ef 5,3), si rivestano «come si conviene a eletti di Dio, santi e prediletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di dolcezza e di pazienza» (Col 3,12) e portino i frutti dello Spirito per la loro santificazione (cfr. Gal 5,22; Rm 6,22)… È dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano. Per raggiungere questa perfezione i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura con cui Cristo volle donarle, affinché, seguendo l’esempio di lui e diventati conformi alla sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con piena generosità si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo. Così la santità del popolo di Dio crescerà in frutti abbondanti, come è splendidamente dimostrato nella storia della Chiesa dalla vita. Parola della Chiesa.

 

Rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera a Dio nostro Padre: La tua misericordia sia sempre su di noi!

Padre santo, donaci lo Spirito del tuo Figlio Gesù perché possiamo vedere ed accogliere in noi la sconfinata ricchezza della sua salvezza e possiamo gioire per la chiamata alla santità: La tua misericordia sia sempre su di noi!

Padre santo ti preghiamo per coloro che si sono allontanati dalla Chiesa e a volte anche dal Vangelo per gli scandali di noi cristiani o per aver subito ingiustizie ad opera delle debolezze degli uomini di Chiesa. Padre manda loro il tuo Spirito consolatore che guarisca le loro ferite. La tua misericordia sia sempre su di noi!

Per i battezzati che non hanno trovato orientamenti e proposte di vita nella Chiesa e, delusi hanno abbandonato le comunità ecclesiali e lentamente si sono ritrovati lontani e fuori dalla Chiesa. Suscita Padre cristiani che nella semplicità possano testimoniare la gioia del Vangelo: La tua misericordia sia sempre su di noi!

Padre santo ti preghiamo per tutti coloro che al desiderio di felicità che tu hai posto nel cuore di ogni uomo, rispondono inseguendo falsi idoli e false promesse di felicità, fa che sulla loro strada possano incontrare cristiani come i Santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II: La tua misericordia sia sempre su di noi!

 

Canto

 

Scrivendo ai cristiani, S. Paolo li chiama santi non perché erano senza peccato e senza debolezze, ma perché il Signore aveva guardato alla loro vita e, gratuitamente, mediante l’opera dello Spirito aveva donato loro la vita di Gesù Cristo, rendendoli pietre vive nell’edificazione del corpo del Signore che è la Chiesa santa di Dio. È questa anche la nostra realtà ed è importante per noi prenderne coscienza.

 

Dalla Lettera di S. Paolo ai Colossesi (3,1–3.12–15)
Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! … Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Parola di Dio.

Un momento di riflessione e di preghiera silenziosa perché la parola ascoltata risuoni nella nostra vita e ci interroghi personalmente. Sarebbe auspicabile anche una comunicazione ai fratelli, con semplicità e brevità, di quello che lo Spirito del Signore ci suggerisce.

 

Canto

 

Dio, nella sua sapienza ha voluto donarci un’immagine, uno specchio della santità, una santità piena vicina a quella di Gesù Cristo: è la santità di Maria, madre di Gesù e madre nostra. L’amore e la venerazione che il Padre S. Francesco nutriva verso di Lei è centrale nella sua spiritualità. Esso ci sostenga e ci inviti a camminare e a ricercare anche noi un profondo atteggiamento filiale verso di Lei.

 

Dalla Evangelii Gaudium di Papa Francesco (285)
Sulla Croce, quando Cristo soffriva nella sua carne il drammatico incontro tra il peccato del mondo e la misericordia divina, potè vedere ai suoi piedi la presenza consolante della Madre e dell’amico. In quel momento cruciale, prima di dichiarare compiuta l’opera che il Padre gli aveva affidato, Gesù disse a Maria: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse all’amico amato: ”Ecco tua madre!”. Queste parole di Gesù sulla soglia della morte non esprimono in primo luogo una preoccupazione compassionevole verso sua madre, ma sono piuttosto una formula di rivelazione che manifesta il mistero di una speciale missione salvifica. Gesù ci lasciava sua madre come madre nostra. Solo dopo aver fatto questo Gesù ha potuto sentire che “tutto era compiuto”. Ai piedi della croce, nell’ora suprema della nuova creazione, Cristo ci conduce a Maria. Ci conduce a Lei perché non vuole che camminiamo senza una madre… Ella che lo generò con tanta fede, accompagna pure il resto della discendenza, quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù… Maria è colei che sa trasformare una grotta per animali nella casa di Gesù con alcune povere fasce e una montagna di tenerezza. Lei è la piccola serva del Padre che trasalisce di gioia nella lode. È l’amica sempre attenta perché non venga a mancare il vino della nostra vita. È colei che ha il cuore trafitto dalla spada, che comprende tutte le pene. Quale madre di tutti, è segno di speranza per i popoli che soffrono i dolori del parto finchè non germogli la giustizia. È la missionaria che si avvicina a noi per accompagnarci nella vita, aprendo i cuori alla fede con il suo affetto materno. Come una vera madre, cammina con noi, combatte con noi, ed effonde incessantemente la vicinanza dell’amore di Dio. Parola della Chiesa.

 

Uniamoci con il pensiero e con il cuore a Papa Francesco che al termine dell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium si rivolge a Maria con la seguente preghiera:
Vergine e Madre Maria, tu che mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità delle tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “si” nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.

Tu, ricolma della presenza di Cristo, hai portato la gioia a Giovanni il Battista, facendolo esultare nel seno di sua madre. Tu, trasalendo di giubilo, hai cantato le meraviglie del Signore. Tu, che rimanesti ferma davanti alla croce con una fede incrollabile, e ricevesti la gioiosa consolazione della resurrezione, hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito perché nascesse la Chiesa evangelizzatrice.

Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne.

Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione, madre dell’amore, sposa delle nozze eterne, intercedi per la Chiesa, della quale sei icona purissima, perché mai si rinchiuda e mai si fermi nella passione per instaurare il Regno.

Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce.

Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluja.

 

Padre nostro

 

Scambiamoci il segno della pace: la pace che viene dal Signore Gesù attraverso la nostra parola e il nostro cuore raggiunga tutti i fratelli e le sorelle radunate con noi a pregare.

 

Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Mostri a noi il suo volto sereno e misericordioso.
Il Signore guidi i nostri passi sulle orme di S. Francesco.
Il Signore ci dia pace.

Amen

 

Canto a Maria