L’Anno Liturgico è raffigurato come una spirale verso l’alto, scandito dai vari tempi liturgici che lo compongono. L’Avvento ne rappresenta l’inizio e porta in sé la forza e la gioia del ricominciamento. Nel Battesimo noi cristiani fummo inseriti nella vita della Chiesa ed anche nei tempi della Chiesa. L’Avvento è un ricominciare da ciò che è determinante per la nostra vita: dall’incontro con Cristo. La parola Avvento già ci dice che c’è Uno che viene: è fondamentale rinnovare la nostra convinzione che nell’incontro con Cristo non siamo noi che lo cerchiamo, che facciamo sforzi per andare da Lui, ma è Lui che viene per sua iniziativa a cercarci, come un pastore che spinto unicamente dal suo amore, cerca la pecora smarrita; e nostro compito è attenderlo, riconoscerlo ed accoglierlo. E l’attesa del Signore che viene, caratterizza tutta la nostra vita, dà un senso e uno stile al tempo che viviamo qui in terra.
Con il martire Bonhoeffer pensiamo: “Nessuno possiede Dio in modo tale da non doverlo più attendere. Eppure non può attendere Dio chi non sapesse che Dio ha atteso lungamente lui. Non è un ideale nuovo di un uomo futuro quello che Gesù ci mette davanti per realizzarlo, ma è l’uomo stesso di Dio quello di cui parla Gesù, quando loda lietamente colui che attenda vegliando”. L’Avvento è preparazione al Natale, alla prima venuta di Gesù nell’umiltà e nella povertà di Betlemme. Il Natale è la conferma che Gesù viene: è già venuto, ma viene ancora e verrà alla fine dei tempi.
Veglia di preghiera
Iniziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Insieme preghiamo Dio nostro Padre con le parole di S. Francesco:
Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Dio, Padre santo e giusto, Signore Re del cielo e della terra, per Te stesso ti rendiamo grazie, perché per la tua santa volontà e per l’unico tuo Figlio con lo Spirito Santo hai creato tutte le cose spirituali e corporali e noi fatti a tua immagine e somiglianza hai posto in Paradiso. E noi per colpa nostra siamo caduti. E ti rendiamo grazie, perché come Tu ci hai creato per mezzo del tuo Figlio, così per il santo tuo amore, col quale ci hai amato, hai fatto nascere lo stesso vero Dio e vero uomo dalla gloriosa sempre vergine beatissima santa Maria e, per la croce, il sangue e la morte di Lui ci hai voluti redimere dalla schiavitù.
E ti rendiamo grazie, perché lo stesso tuo Figlio ritornerà nella gloria della sua maestà per destinare i reprobi che non fecero penitenza e non ti conobbero, al fuoco eterno, e per dire a tutti coloro che ti conobbero e ti adorarono e ti servirono nella penitenza: venite benedetti dal Padre mio, entrate in possesso del regno, che vi è stato preparato fin dalle origini del mondo.
E poiché tutti noi, miseri e peccatori, non siamo degni di nominarti, supplici preghiamo che il Signore nostro Gesù Cristo Figlio tuo diletto, nel quale ti sei compiaciuto, insieme con lo Spirito Santo Paraclito ti rende grazie, così come a Te e a Lui piace, per ogni cosa. Lui che ti basta sempre in tutto e per il quale a noi hai fatto cose così grandi. Amen
Canto
Papa Francesco ci accompagna anche in questo Avvento con il suo insegnamento, per aiutarci a vivere in comunione e con consapevolezza il cammino della Chiesa.
Dai discorsi di Papa Francesco
L’Avvento ci indica l’essenziale della vita. È il tempo che ci è dato per accogliere il Signore che ci viene incontro, per verificare il nostro desiderio di Lui, per riconoscerlo nei fratelli, per imparare ad amare. Sono tre le visite del Signore all’umanità: la prima visita è avvenuta con l’Incarnazione e la Nascita di Gesù nella grotta di Betlemme; la seconda avviene nel presente: il Signore ci visita continuamente, ogni giorno, cammina al nostro fianco ed è una presenza di consolazione; infine ci sarà la terza, l’ultima visita, l’incontro con Cristo nel Giudizio finale quello ricordato nel capitolo 25 del Vangelo secondo Matteo che ci dice che alla sera della vita saremo giudicati unicamente sull’amore.
L’Avvento è un richiamo alla speranza perché ci ricorda che Dio è presente nella storia per condurla al suo fine ultimo, per condurla alla sua pienezza che è il Signore Gesù Cristo. L’Avvento ci assicura che Cristo sempre viene e mai ci abbandona: ci accompagna nelle nostre vicende esistenziali per aiutarci a scoprire il senso del cammino, il significato del quotidiano, per infonderci coraggio nelle prove e nel dolore: in mezzo alle tempeste della vita, Dio ci tende sempre la mano.
Occorre vigilare per non perdere la speranza, per non lasciarsi sopraffare dallo scoraggiamento. E c’è tanto bisogno di cristiani che veglino per chi dorme, di adoratori, di intercessori che giorno e notte portino davanti a Gesù, luce del mondo, le tenebre della storia.
Occorre scuoterci dal sonno della indifferenza che si sconfigge con la vigilanza della carità. La carità è il cuore pulsante del cristiano: come non si può vivere senza battito, così non si può essere cristiani senza carità. A qualcuno sembra che provare compassione, aiutare, servire sia cosa da perdenti! In realtà è l’unica cosa vincente, perché è già proiettata al futuro, al giorno del Signore, quando tutto passerà e rimarrà solo l’amore. E’ con le opere di misericordia che accogliamo il Signore.
Siamo riuniti in preghiera a nome di tutta la Chiesa ed anche di tutta l’umanità. Come profumo di incenso portiamo a Dio nostro Padre le invocazioni che salgono dal cuore di tutti. Affidiamo le nostre preghiere nelle mani di Gesù che continuamente viene in mezzo a noi, per noi.
* Prima di tutto poniamo davanti a te Signore la guerra in Ucraina che ogni giorno semina morte e distruzione. È necessario fare quanto prima una pace, smettere di usare le armi, trovare il modo di trattare. Ma come fare? Per ora è evidente una incapacità dei responsabili a cercare vie pacifiche di dialogo. Ti preghiamo: Soccorrici, Signore!
* Signore ci sono anche altre guerre in Iran, in Persia ed anche in altre regioni in Africa. Signore, renditi presente dove l’uomo è oppresso, umiliato, privato della sua dignità. La sofferenza di coloro che soffrono si unisca alla passione di Gesù e diventi una potente forza per rinnovare il mondo. Ti preghiamo: Soccorrici, Signore!
* Ti preghiamo Signore per le popolazioni private dell’acqua e della corrente elettrica, beni necessari per la vita delle nostre famiglie e per combattere la temperatura gelida dell’inverno che ormai è giunto a noi. Saranno i più poveri, gli anziani, i malati, i bambini a soffrirne maggiormente. Ti preghiamo: Soccorrici Signore.
& – Signore, abbi misericordia delle famiglie smembrate: papà e mamme morte sotto le bombe, bambini deportati, donne usate come strumenti di piacere. La crudeltà dell’uomo sta superando ogni confine. Ti preghiamo: Soccorrici, Signore!
Canto
La venuta di Gesù in mezzo a noi, che è sicura perché difatti è già venuto a Betlemme, ci dà la forza di chi non si sente solo. Gesù viene per stare con noi come nostro amico e nostro alleato: noi da soli siamo deboli, fragili, ma lui è forte e allora siamo forti anche noi con Lui. E questa è la sorgente della nostra speranza per questi nostri tempi difficili.
Dalle Omelie di Don Tonino Bello
Su, coraggio! Il Signore ci vuole bene, nonostante i nostri limiti. È Avvento! Ricordiamo che Gesù è venuto sulla terra. Dio ha detto: Basta non voglio stare così solo, voglio scendere a contatto con l’uomo. Si è fatto Uomo. Ha sposato una ragazza bellissima che è l’Umanità. Dio si è innamorato di questa bambina bellissima. Ha detto “Ti voglio sposare”. E dinanzi alle resistenze della sua creatura ha detto il Signore: “Ma non ti preoccupare ti purifico io. Anche se hai le macchie sul volto te le tolgo io. Anche se sei molto grande, vecchia, appesantita dagli anni e dal peccato ogni giorno verrò a toglierti una macchia e una ruga dal volto. Ogni giorno diventerai più giovane, ti farò splendente, gli occhi tuoi saranno più profondi delle notti d’inverno. Ci vuole bene il Signore, da morire. Nell’Avvento si ricorda questo fatto.
Gesù è venuto e non si è stancato di venire. Gesù viene anche adesso. Ogni giorno. Viene nella comunità. È presente in mezzo a noi tutte le volte che ci uniamo in nome suo. Perciò la Domenica fate in modo di non mancare alla sua chiamata perché vuol dirci che ci vuole bene e basta. Non vuole niente da noi. Vuole soltanto dare tutto l’Amore che porta nel cuore. Non vi preoccupate del fatto che se non venite a messa fate peccato, ma preoccupatevi perché vi sottraete a un flusso di grande amore.
Gesù verrà un giorno a celebrare un banchetto. Verrà e porterà a compimento tutte le costruzioni che stiamo facendo. Porterà a compimento gli sforzi che stiamo facendo per la pace, per la giustizia, per la libertà. Il Signore è venuto, viene e verrà. Coraggio. Allarghiamo il cuore alla Speranza.
Con S. Paolo VI preghiamo perché con Gesù Cristo venga la pace e la guerra sia messa al bando da tutta l’umanità per sempre.
Signore, Dio di pace, che hai creato gli uomini oggetto della tua benevolenza, per essere i familiari della tua gloria, noi ti benediciamo e Ti rendiamo grazie: perché ci hai inviato Gesù, tuo Figlio amatissimo; hai fatto di lui, nel mistero della sua Pasqua, l’artefice di ogni salvezza, la sorgente di ogni pace, il legame di ogni fraternità. Noi ti rendiamo grazie per i desideri, gli sforzi, le realizzazioni che il tuo Spirito di pace ha suscitato nel nostro tempo, per sostituire l’odio con l’amore, la diffidenza con la comprensione, l’indifferenza con la solidarietà. Apri ancor più i nostri spiriti e i nostri cuori alle esigenze concrete dell’amore di tutti i nostri fratelli, affinché possiamo essere sempre più costruttori di pace. Ricordati Padre di misericordia, di tutti quelli che sono in pena, soffrono e muoiono nel parto di un mondo più fraterno. Che per gli uomini di ogni lingua venga il tuo Regno di giustizia, di pace e di amore. E che la terra sia ripiena della tua gloria! Amen.
Canto
Nell’Avvento ci viene ripetuto di vegliare, di attendere nella veglia perché noi siamo pellegrini in questa vita. La nostra patria non è qui in questa vita terrena che è solo un segmento della nostra esistenza: la nostra patria è la vita beata vissuta in comunione con la Trinità e in comunione con tutti i beati in Paradiso. Quindi il rischio per noi è vivere la vita terrena come se fosse il tutto, totalmente presi dai beni terreni, alla ricerca di un benessere solamente terreno. Questo è il sonno, da cui l’Avvento vuole svegliarci per donarci la beatitudine di chi vive attendendo la venuta del Signore, usando con sobrietà dei beni della terra.
Dal Vangelo Secondo Matteo (Mt 37-47)
Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti, così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Parola del Signore!
Nel tempo dell’Avvento, come una gemma preziosa, celebriamo la Festa dell’Immacolata Concezione di Maria, dono meraviglioso del suo Figlio Gesù che l’ha preservata in anticipo da ogni peccato, Maria è esempio di donna in attesa della venuta di Dio. Lei vegliava e subito riconobbe e accolse Dio quando l’Angelo Gabriele venne da lei. Rivolgiamo a Lei la nostra preghiera con le parole di S. Giovanni Paolo II:
Maria, Regina della pace, prega per noi!
Vergine Immacolata, a Te si volge il nostro sguardo con più forte trepidazione, a Te ricorriamo con più insistente fiducia in questi tempi segnati da non poche incertezze e timori per le sorti presenti e future del nostro pianeta. Maria, Regina della pace, prega per noi!
A Te, primizia dell’umanità redenta da Cristo, finalmente liberata dalla schiavitù del male e del peccato, eleviamo insieme una supplica accorata e fidente: dirada le tenebre della tristezza e della solitudine, dell’odio, della vendetta e di ogni forma di violenza. Apri il cuore di tutti alla fiducia e al perdono. Maria, Regina della pace, prega per noi!
Madre di misericordia e di speranza, ottieni per tutti gli uomini e le donne del nostro tempo il dono prezioso della pace: pace nei cuori e nelle famiglie, nelle comunità e fra i popoli; pace soprattutto per quelle nazioni dove si continua ogni giorno a combattere e a morire. Maria, Regina della pace, prega per noi!
Fa’ che ogni essere umano, di tutte le razze e culture, incontri ed accolga Gesù, venuto sulla terra nel mistero del Natale per donarci la sua pace. Maria, Regina della pace, donaci Cristo, pace vera del mondo! Maria, Regina della pace, prega per noi!
Rinnoviamo la consapevolezza di essere figli del Padre perché Gesù ci ha donato il suo Spirito che abita in noi e ci rende anche noi figli del Padre e suoi fratelli. Preghiamo come ci ha insegnato Lui:
Padre nostro!
Scambiamoci la pace e un fraterno augurio per la festa dell’Immacolata e per tutto il mese di Avvento.
E su tutti noi scenda la Benedizione di Dio nostro Padre, del Signore nostro Gesù Cristo e dello Spirito Santo:
Il Signore ci benedica e ci custodisca, mostri a noi il suo volto e abbia misericordia di noi. Rivolga verso di noi il suo sguardo e ci dia pace. Il Signore ci benedica!
Canto finale
Fraternità Francescana Frate Jacopa – Preghiera mese di dicembre 2022