L’anno liturgico è regolato secondo le tappe principali della vita di Gesù. Gesù si incarna, diventa uomo in Maria per opera dello Spirito Santo, nasce a Betlemme (tempo di Natale). Gesù cresce in grazia e sapienza, impara a lavorare nella famiglia di Nazareth. Gesù uomo adulto annuncia il Vangelo e si mette in cammino verso la Pasqua (tempo di Quaresima). Gesù sale a Gerusalemme per celebrare la Pasqua: rivela l’amore del Padre, assume su di sé l’umanità con tutte le sue debolezze, si consegna alla volontà del  Padre, muore in croce, sconfigge la morte e risorge vittorioso e dona lo Spirito (tempo di Pasqua). Con la Pentecoste termina il  tempo pasquale ed inizia Il tempo della Pentecoste: il tempo dello Spirito Santo che è lo Spirito del Padre, donato da Gesù risorto. Partendo dal Battesimo, lo Spirito Santo ci dà una vita nuova che è la vita di figli di Dio e plasma in noi la vita di Gesù Cristo. Lo  Spirito abita stabilmente in noi insieme al Padre e a Gesù Cristo e ci istruisce e ci trasforma perché nella vita quotidiana impariamo ad amare come Gesù Cristo, a dare la vita, ad andare all’altro e a cercare in tutto la volontà del Padre come Gesù Cristo. È questo il tempo dopo Pentecoste, detto anche “tempo ordinario”: tempo di riflessione e di testimonianza, tempo di formazione e di  maturazione della vita cristiana. Nella preghiera vogliamo fermarci e riflettere su questo ospite eccezionale della nostra vita che è lo  Spirito Santo.

 


                                                              Veglia di preghiera


Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.


Preghiamo insieme: Signore Gesù Cristo, ricordiamo che la Pentecoste è il giorno della irruzione del tuo Santo Spirito che ha dato una svolta profonda alla vita dei tuoi seguaci. È la nascita della tua Chiesa, perché la prima comunità dei tuoi seguaci, o Cristo, ha ricevuto in quel giorno l’animazione dello Spirito santo, diventando tuo vivo Corpo Mistico. È la civiltà dell’amore e della pace che nella Pentecoste hai inaugurato; e tutti sappiamo quanto ancor oggi di amore e di pace ha bisogno il mondo! Abbi pietà di noi Signore e continui in noi la presenza e l’opera del tuo Santo Spirito. Amen

 


Canto

 


Dopo la sua Resurrezione ripetutamente Gesù parla dello Spirito Santo che verrà come dono
del Padre e di Gesù stesso. Dirà S. Paolo: “L’amore di Dio è stato riversato nei cuori per mezzo
dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5). Nel giorno di Pentecoste Pietro potrà pro-
clamare: “Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato… innalzato alla destra di Dio e dopo aver ricevuto
dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso” (Atti 2, 32 s ). La venuta dello Spirito dà
l’inizio alla Chiesa santa di Dio che d’ora in poi, con grande forza, porterà il Vangelo a tutti gli
uomini.

Dal Vangelo Secondo Giovanni (16, 5-15)
Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai? “Anzi, perché vi ho
detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che
io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Paraclito; se invece me ne vado, lo
manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giu-
stizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, per-
ché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo
è già condannato. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne
il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà
da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà,
perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio;
per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.
Parola del Signore!

 


Preghiamo insieme con questa antica Sequenza di Pentecoste, La venuta dello Spirito Santo ha
portato a tutta l’umanità un’infinità di doni che sono venuti a soccorrere la nostra debolezza e
la nostra povertà:
Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori.
Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto conforto.
O luce beatissima, invadi nell’intimo, il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen

 


Canto

 


Nel libro del Profeta Ezechiele troviamo una pagina potente che descrive l’azione dello Spirito
di Dio nella società: l’irrompere dello Spirito è come una vita nuova su ossa secche e morte. Un
popolo nuovo si alza in piedi da questi scheletri calcificati che rappresentano l’umanità peccatrice
e ribelle e incapace di vita. È un invito a invocare lo Spirito nei momenti difficili della storia,
quando le forze dell’uomo si sentono paralizzate (ossa secche). Questa pagina è una speranza
anche per questo nostro tempo.

 


Dal libro del Profeta Ezechiele (37, 1-14)
In quei giorni, la mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto ad esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: “Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?”. Io risposi: “Signore Dio, tu lo sai”. Egli mi replicò: “Profetizza su queste ossa e annuncia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle, e infonderò in voi lo Spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore. Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di essi i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro. Egli aggiunse: “Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell’uomo e annuncia allo spirito: Così dice il Signore Dio: Spirito vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano”. Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato. Mi disse: “Figlio dell’uomo, queste sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti.
Perciò profetizza e annuncia loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio e vi riconduco nella terra d’Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio Spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. Lo detto e lo farò”. Oracolo del Signore Dio.
Parola di Dio.

 


Il Profeta Ezechiele ci dà una parola piena di speranza. Noi ci lamentiamo per il nostro tempo:
la cattiveria e la corruzione sembrano non avere limiti, come un fiume in piena che travolge
tutto. A volte siamo tentati di dire a Gesù come i discepoli sulla barca nel lago in tempesta:
svegliati, non vedi che stiamo andando a fondo! La venuta dello Spirito Santo è la risposta di
Dio che ci ripete: non avete paura, non siete soli.

 

Con tutta la nostra fiducia preghiamo:
Signore Gesù, manda il tuo Spirito a soccorrere la nostra debolezza!

Ti preghiamo per le persone cadute in depressione a causa delle situazioni difficili che stiamo vivendo: la pandemia, la guerra, il terremoto, le inondazioni stanno provocando in molte persone un senso di tristezza e di pessimismo. Aiutaci a rialzare la testa e a ricordare che non siamo soli.
Signore Gesù, manda il tuo Spirito a soccorrere la nostra debolezza!

Ti preghiamo per tutte le autorità civili, per i politici e per chi ha responsabilità sociali. Metti
nel loro cuore la volontà di cercare il bene comune e di trovare accordi a favore di tutti i po-
poli e nella difesa della nostra madre terra.
Signore Gesù, manda il tuo Spirito a rinnovare le relazioni tra i popoli e tra le persone!

Ti preghiamo per tutti i perseguitati a causa della razza, della religione e dell’appartenenza po-
litica.

Ti preghiamo per tutti gli abbandonati dalle famiglie, dalla società, dalla nostra negli-
genza e dalla nostra indifferenza.
Signore Gesù, manda il tuo Spirito a consolare la loro esistenza.

 


Canto

 


Lo Spirito Santo lavora instancabilmente e pazientemente per formarci come figli di Dio, per-
ché la vita di Gesù sia accolta in noi. Dentro di noi sono tante le resistenze alla sua opera so-
prattutto perchè ognuno di noi subisce la tentazione di vivere come se noi fossimo il centro, il
dio della nostra vita. Lo Spirito vuole generare in noi “i sentimenti” di Gesù.

 

Da un’Omelia di Papa Francesco
Nel giorno di Pentecoste lo Spirito Santo discende sui discepoli riuniti nel Cenacolo. Questa effusione, benchè straordinaria, non è rimasta unica e limitata a quel momento, ma è un evento che si è rinnovato e si rinnova ancora. Cristo glorificato alla destra del Padre continua a realizzare la sua promessa, inviando sulla Chiesa lo Spirito vivificante, che ci insegna e ci ricorda e ci fa parlare. Lo Spirito Santo ci insegna: è il Maestro interiore. Ci guida per il giusto cammino, attraverso le situazioni della vita. Lui ci insegna la strada, la via. Gesù stesso è la Via. Lo Spirito Santo ci insegna a seguirlo. Lo Spirito Santo ci ricorda, ci ricorda tutto quello che Gesù ha detto. E mentre ci fa ricordare, ci fa capire le parole del Signore, ci fa entrare sempre più pienamente nel senso delle sue parole. E questo chiede da noi una risposta: più la nostra risposta è generosa, più le parole di Gesù diventano in noi vita, diventano atteggiamenti, scelte, gesti, testimonianza.
In sostanza lo Spirito ci ricorda il comandamento dell’amore e ci chiama a viverlo. Lo Spirito Santo ci insegna, ci ricorda e – un altro tratto – ci fa parlare con Dio e con gli uomini. Ci fa parlare con Dio nella preghiera. La preghiera è un dono che riceviamo gratuitamente; è il dialogo con Lui nello Spirito Santo, che prega in noi e ci permette di rivolgerci a Dio chiamandolo Padre, Papà, Abbà (cfr. Rm 8,15 ; Gal 4,4 ); e noi siamo realmente figli di Dio: “Infatti tutti coloro che sono guidati dallo Spirito Santo, costoro sono figli di Dio” (Rm 8,14). E lo Spirito Santo ci fa parlare con gli uomini nel dialogo fraterno. Ci aiuta a parlare con gli altri riconoscendo in loro dei fratelli e delle sorelle; a parlare con amicizia, con tenerezza, con mitezza, comprendendo le angoscie e le speranze, le tristezze e le gioie degli altri.


Concludiamo il nostro tempo di preghiera rivolgendoci a Maria. Lei è colei che si apre totalmente
allo Spirito, che dice “Eccomi” alla volontà del Padre che così genera in lei Gesù. Anche noi chia-
mati ad accogliere Gesù e a portarlo agli uomini del nostro tempo che solo in lui potranno essere
salvati. È questa la carità più grande che possiamo dare ai fratelli. Preghiamo con le parole di Papa
Francesco.

Vergine e Madre Maria, tu che mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profon-
dità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “sì” nell’urgenza
più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.

Tu, ricolma della presenza di Cristo, hai portato la gioia a Giovanni il Battista, facendolo esul-
tare nel seno di sua madre. Tu, trasalendo di giubilo, hai cantato le meraviglie del Signore.

Tu che rimanesti ferma davanti alla Croce con una fede incrollabile, e ricevesti la gioiosa consola-
zione della resurrezione, hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito perché nascesse la
Chiesa evangelizzatrice.
Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la
morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza
che non si spegne.

Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione, madre dell’amore, sposa delle nozze eterne, in-
tercedi per la Chiesa, della quale sei l’icona purissima, perché mai si rinchiuda e mai si fermi
nella sua passione per instaurare il Regno.
Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del
servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia
del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce.
Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluja.

 

Lo Spirito Santo nel Battesimo ci ha resi figli di Dio come una pianticella nuova che deve cre-
scere e maturare.

Sempre nel Sacramento del Battesimo ci fu consegnata la preghiera che
spesso ripetiamo e vogliamo pregare anche adesso: Padre nostro!


Su tutti noi venga la Pace del Signore.
E il Signore ci benedica e ci custodisca, mostri a noi il suo volto e abbia misericordia di noi. Ri-
volga verso di noi il suo sguardo e ci dia pace.
Amen

 


Canto finale

 


Fraternità Francescana Frate Jacopa – Preghiera mese di giugno 2023