Stiamo attraversando un tempo pieno di incertezze e di sofferenze e ogni giorno abbiamo il timore di dover essere testimoni di atrocità e di vendette mai immaginate. E sul volto della gente si vedono i segni della tristezza e della depressione. Iniziamo la preghiera rendendo grazie al Signore che ci concede di stare con Lui, di dialogare con Lui per la grazia dello Spirito Santo che abita la nostra vita. In un tempo così difficile noi possiamo riposarci, possiamo rivivere l’esperienza degli Apostoli che stavano nella barca sul lago in tempesta, con il pericolo di affogare; ma nella stessa barca c’era Gesù che misteriosamente dormiva, ma c’era e rivolge a loro una parola importante: “Gente di poca fede, perché temete?”. Non vogliamo fuggire dalla realtà e rifugiarci tranquilli nelle nostre sicurezze. La nostra preghiera non può prescindere dai fatti che tutta l’umanità sta vivendo: la guerra che sta imperversando in Palestina nella striscia di Gaza, la guerra tra la Russia e l’Ucraina ed anche in altre parti della terra. In questo momento di preghiera abbiamo scelto di farci guidare da due voci autorevoli: dal Patriarca di Gerusalemme e da Papa Francesco.

 

                                                                                  Veglia di preghiera

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Preghiamo: O Dio, Creatore del mondo, grande è il tuo nome su tutta la terra: ascolta benigno la
nostra preghiera, la nostra condizione sia un grido di richiesta alla tua infinita misericordia. Ri-
conosciamo che solo tu puoi soccorrerci, solo tu puoi concedere pace e serenità ai nostri giorni.
Tu con paterna bontà ti prendi cura di tutti: fa che gli uomini, che da te hanno un’unica origine,
formino una sola famiglia e con animo fraterno vivano uniti nella pace. Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i se-
coli dei secoli. Amen

 

Canto

 

Per entrare in questa complicata e dolorosa situazione che stiamo vivendo in questi giorni, ri-
corriamo alla testimonianza del P. Pierbattista Pizzaballa missionario in Terra Santa dove so-
prattutto ha lavorato per far incontrare cristiani, ebrei e musulmani e per costruire tra loro una
civile e pacifica convivenza. Papa Francesco ha voluto che fosse lui vescovo a Gerusalemme per-
ché pochi conoscono come lui l’intricata questione palestinese.

 

Dalla Lettera del Card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme (24 ott. 2023)
Abbiamo bisogno di una Parola che ci accompagni, ci consoli e ci incoraggi. Ne abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo. Alla vigilia della sua passione Gesù dice: “Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo”(Gv 16,33). È su questo che si gioca la fede oggi. Una pace così, un amore così, richiedono un
grande coraggio. Avere il coraggio dell’amore e della pace qui, oggi, significa non permettere che odio, vendetta, rabbia e dolore occupino tutto lo spazio del nostro cuore, dei nostri discorsi, del nostro pensare. Significa impegnarsi personalmente per la giustizia, essere capaci di affermare e denunciare la verità dolorosa delle ingiustizie e del male che ci circonda, senza però che questo inquini le nostre relazioni. Significa impegnarsi, essere convinti che valga ancora la pena di fare tutto il possibile per la pace, la giustizia, l’uguaglianza e la riconciliazione.
Il nostro parlare non deve essere pieno di morte e porte chiuse. Al contrario, le nostre parole devono essere creative, dare vita, creare prospettive, aprire orizzonti. Ci vuole coraggio per essere capaci di chiedere giustizia senza spargere odio. Ci vuole coraggio per domandare misericordia, rifiutare l’oppressione, promuovere uguaglianza senza pretendere l’uniformità, mantenendosi liberi…. Vogliamo essere vittoriosi sul mondo, assumendo su di noi quella stessa Croce, che è anche nostra, fatta di dolore e di amore, di verità e di paura, di ingiustizia e di dono, di grido e di perdono.

 

Preghiamo
Ascolta con benevolenza, o Signore, questa nostra umile preghiera: allontana dall’umanità cru-
deltà, odio e lacrime di guerra, perché nel mondo abbondi la pace. Sradica dal cuore dell’uomo
progetti di distruzione di popoli diversi per cultura e per religioni. Dio misericordioso e forte
diffondi in ogni uomo la luce del tuo amore, perché su tutta la terra fiorisca la giustizia e lo
spirito fraterno. Te lo chiediamo affidando questa nostra richiesta a Gesù Cristo nostro fra-
tello. Amen

 

Canto

 

Preghiamo
Il 29 ottobre il Santo Padre, nella Basilica di S. Pietro ha fatto una solenne preghiera alla Madre
di Gesù e Madre nostra Maria perché sia Lei a intercedere per tutta l’umanità incapace di tro-
vare una via per costruire una convivenza nella giustizia e nella pace. Uniamoci al Santo Padre in
questo grido a Maria.

 

Preghiera di Papa Francesco
Maria, guarda a noi! Siamo qui davanti a te. Tu sei Madre, conosci le nostre fatiche e le nostre
ferite. Tu, Regina della pace, soffri con noi e per noi, vedendo tanti tuoi figli provati dai conflitti,
angosciati dalle guerre che dilaniano il mondo.
È un’ora buia. Questa è un’ora buia, Madre. E in questa ora buia ci immergiamo nei tuoi occhi lu-
minosi e ci affidiamo al tuo cuore, sensibile ai nostri problemi. Esso non è stato esente da in-
quietudini e paure: quanta apprensione quando non c’era posto per Gesù nell’alloggio, quanto
timore quando di corsa siete fuggiti in Egitto perché Erode voleva ucciderlo, quant’angoscia
quando l’avete smarrito nel tempio! Ma, Madre, tu nelle prove sei stata coraggiosa, sei stata au-
dace: hai confidato in Dio e hai risposto all’apprensione con la cura, al timore con l’amore, all’an-
goscia con l’offerta. Madre, non ti sei tirata indietro, ma nei momenti decisivi hai preso
l’iniziativa: in fretta sei andata da Elisabetta, alle nozze di Cana hai ottenuto da Gesù il primo
miracolo, nel Cenacolo hai tenuto i discepoli uniti. E quando sul Calvario una spada ti ha trapas-
sato l’anima, tu, Madre, donna umile, donna forte, hai tessuto di speranza pasquale la notte del
dolore.
Ora, Madre, prendi ancora una volta l’iniziativa; prendila per noi, in questi tempi lacerati dai con-
flitti e devastati dalle armi. Volgi il tuo sguardo di misericordia sulla famiglia umana, che ha
smarrito la via della pace, che ha preferito Caino ad Abele e, perdendo il senso della fraternità,
non ritrova l’atmosfera di casa. Intercedi per il nostro mondo in pericolo e in subbuglio. Inse-
gnaci ad accogliere e a curare la vita – ogni vita umana! – e a ripudiare la follia della guerra, che
semina morte e cancella il futuro.
Maria, tante volte tu sei venuta incontro, chiedendo preghiera e penitenza. Noi, però, presi dai
nostri bisogni e distratti da tanti interessi mondani, siamo stati sordi ai tuoi inviti. Ma tu, che
ci ami, non ti stanchi di noi, Madre. Prendici per mano. Prendici per mano e guidaci alla conver-
sione, fa’ che rimettiamo Dio al primo posto. Aiutaci a custodire l’unità nella Chiesa e ad essere
artigiani di comunione nel mondo. Richiamaci all’importanza del nostro ruolo, facci sentire re-
sponsabili per la pace, chiamati a pregare e ad adorare, a intercedere e a riparare per l’intero
genere umano.
Madre, da soli non ce la facciamo, senza il tuo Figlio non possiamo fare nulla. Ma tu ci riporti a
Gesù, che è la nostra pace. Perciò, Madre di Dio e nostra, noi veniamo a te, cerchiamo rifugio nel
tuo Cuore immacolato. Invochiamo misericordia, Madre di misericordia; pace, Regina della pace!
Scuoti l’animo di chi è intrappolato dall’odio, converti chi alimenta e fomenta conflitti. Asciuga
le lacrime dei bambini – in quest’ora piangono tanto! –, assisti chi è solo e anziano, sostieni i fe-
riti e gli ammalati, proteggi chi ha dovuto lasciare la propria terra e gli affetti più cari, consola
gli sfiduciati, ridesta la speranza.
Ti affidiamo e consacriamo le nostre vite, ogni fibra del nostro essere, quello che abbiamo e
siamo, per sempre. Ti consacriamo la Chiesa perché, testimoniando al mondo l’amore di Gesù, sia
segno di concordia, sia strumento di pace. Ti consacriamo il nostro mondo, specialmente ti con-
sacriamo i Paesi e le regioni in guerra.
Il popolo fedele ti chiama aurora della salvezza: Madre, apri spiragli di luce nella notte dei con-
flitti.
Tu, dimora dello Spirito Santo, ispira vie di pace ai responsabili delle nazioni. Tu, Signora di tutti
i popoli, riconcilia i tuoi figli, sedotti dal male, accecati dal potere e dall’odio. Tu, che a ciascuno
sei vicina, accorcia le nostre distanze. Tu, che di tutti hai compassione, insegnaci a prenderci
cura degli altri. Tu, che riveli la tenerezza del Signore, rendici testimoni della sua consolazione.
Madre, Tu, Regina della pace, riversa nei cuori l’armonia di Dio. Amen
Preghiamo: Signore Gesù Cristo, tu sei venuto tra noi per donarci la pace, hai invocato la pace
nelle tue apparizioni dopo la Resurrezione, sei il “Principe della pace” e tu solo ci dai la vera pace,
la pace profonda, totale che ci fa vivere come fratelli. Ascolta le nostre invocazioni che ti ab-
biamo posto tramite la tua madre Maria e abbi pietà delle indicibili sofferenze dei popoli colpiti
dalla guerra e dalla violenza. Lo chiediamo con fiducia a te che sei figlio di Maria e hai assunto
tutto della nostra natura umana eccetto il peccato. Amen

 

Canto

 

Con un’attenzione e una intensità particolare uniamoci nella preghiera che Gesù stesso si degnò
di insegnarci, perdonandoci tra di noi e vincendo le difficoltà che a volte incontriamo nel quoti-
diano proposito di vivere come fratelli.

 

Preghiamo: Padre nostro

Scenda la pace su noi, ci guarisca dalle ferite che a volte si insinuano nelle nostre relazioni.
Scenda la pace anche sulle nostre famiglie, scenda la pace su ogni uomo.
Il Signore ci benedica e ci custodisca, mostri a noi il suo volto e abbia misericordia di noi. Rivolga
verso di noi il suo sguardo e ci dia pace.
Amen

 

Canto finale