Siamo creature di Dio e la nostra vita rimane sempre unita a Lui che ci ha pensati ed amati dalla eternità. Poi in un tempo deciso dal misterioso consiglio della Trinità siamo stati chiamati a nascere in questo mondo dove siamo ancora oggi, unicamente per un amore totalmente gratuito verso ciascuno di noi. Certo questo amore chiede un amore di ritorno al nostro grande Creatore e Signore. Questa consapevolezza è fonte di tanta pace: anche nei momenti più bui e più difficili non siamo mai soli, con noi cammina un Padre e un grande amico che custodisce coma pupilla dell’occhio la nostra esistenza che lui ci ha dato e la difende perché preziosa ai suoi occhi. Sentirci uniti a Dio ci fa sperimentare la gioia di essere uniti anche tra noi: la bellezza di essere una grande famiglia di Dio, sparsa su tutta la terra. Persone diversissime, con problemi di vario genere, in situazioni diverse, nessuna uguale all’altra, ma tutti della famiglia di Dio, unica è l’origine. Ringraziamo con tutte le forze il nostro Creatore e uniamo alla nostra lode tutti gli esseri della terra e tutto l’universo. Preghiamo perché ognuno di noi si senta responsabile della vita di ogni essere umano e di ogni creatura che il Signore ci ha affidato perché la difendessimo e la curassimo.
Veglia di preghiera
Presidente – Nel nome del Padre Creatore, del Figlio che si è fatto uomo e dello Spirito santificatore.
Amen
Preghiamo: Signore nostro Dio, la nostra vita è sostenuta dal tuo amore e se tu smettessi di amarci anche per un solo istante noi torneremmo nel nulla. Soccorrici nella nostra incapacità a trovare un senso alle nostre giornate e a volte anche ai nostri anni. Aiutaci a comprendere che troveremo un senso non ripiegandoci su noi stessi, ma andando verso gli altri, vivendo i problemi delle persone che incontriamo, accompagnando i fratelli come fece Gesù con i due discepoli diEmmaus. Donaci Padre il cuore di Gesù e la sua generosità.
Canto
Guida – Molto si è parlato della dignità della persona umana, dei suoi diritti intangibili dati da Dio Creatore. In questi ultimi tempi si pone l’accento sulla dimensione sociale dell’essere umano anche questa donata all’uomo nella Creazione. Il Creatore ci ha pensati come comunità e ci chiama a vivere con gli altri esseri umani.
Dalla Lettera “Humana communitas” di Papa Francesco
La comunità umana è il sogno di Dio fin da prima della creazione del mondo (cf. Ef 1,3-14). In essa il Figlio eterno generato da Dio ha preso carne e sangue, cuore e affetti. Nel mistero della generazione la grande famiglia dell’umanità può ritrovare se stessa. Infatti, l’iniziazione familiare alla fraternità tra le creature umane può essere considerata come un vero e proprio tesoro nascosto, in vista del riassetto comunitario delle politiche sociali e dei diritti umani, di cui oggi si sente forte necessità. Per questo occorre crescere nella consapevolezza della comune discendenza dalla creazione e dall’amore di Dio […] Dobbiamo restituire evidenza a questa passione di Dio per l’umana creatura e il suo mondo […] In questo nostro tempo, la Chiesa è chiamata a rilanciare con forza l’umanesimo della vita che erompe da questa passione di Dio per la creatura umana. L’impegno a comprendere, promuovere e difendere la vita di ogni essere umano prende
slancio da questo incondizionato amore di Dio. È la bellezza e l’attrattiva del Vangelo, che non riduce l’amore del prossimo all’applicazione di criteri di convenienza economica e politica né ad alcuni accenti dottrinali o morali che procedono da determinate opzioni ideologiche.
Con Don Tonino Bello rispondiamo con gioia a questo sogno di Dio.
Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita. Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. / A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche tu abbia un’ala soltanto. L’altra, la tieni nascosta:forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me. Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo. / Insegnami allora, a librarmi con te. Perché vivere non è “trascinare la vita”, non è “strappare la vita”, non è “rosicchiare la vita”. Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento.
Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come te./ Ti chiedo perdono per ogni peccato contro la vita. Anzitutto, per le vite uccise prima ancora che nascessero. Sono ali spezzate. Sono voli che avevi progettato di fare e ti sono stati impediti.
Viaggi annullati per sempre. Sogni troncati sull’alba. Ma ti chiedo perdono, Signore, anche per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi. Per i voli che non ho saputo incoraggiare. Per l’indifferenza con cui ho lasciato razzolare nel cortile, con l’ala penzolante, il fratello infelice che avevi destinato a navigare nel cielo. E tu l’hai atteso invano, per crociere che non si faranno mai più./ Aiutami ora a planare, Signore. A dire terra terra, che l’aborto è un oltraggio grave alla tua fantasia.
È un crimine contro il tuo genio. È un riaffondare l’aurora nelle viscere dell’oceano. E’ l’antigenesi più delittuosa. È la”decreazione” più desolante./Ma aiutami a dire, anche, che mettere in vita non è tutto. Bisogna mettere in luce. E che antipasqua non è solo l’aborto, ma è ogni accoglienza mancata. È ogni rifiuto./ Il rifiuto della casa, del lavoro, della istruzione, dei diritti primari.
Canto
Guida – Il Vangelo della vita non è una esclusiva di noi cristiani: esso ha radici nell’intimo di ogni uomo, fa parte del patrimonio etico di ogni coscienza umana. Ma lungo la storia dell’umanità spesso questo vangelo è stato messo a tacere per interessi vari: per sete di potere, per l’ingordigia del possesso a volte anche per questioni religiose. Rimane sempre fermo che la vita è sacra e che occorre difenderla e proteggerla.
Dall’Enciclica “Il Vangelo della vita” di S. Giovanni Paolo II
La vita è realtà sacra che ci viene affidata perché la custodiamo con senso di responsabilità e la portiamo a perfezione nell’amore e nel dono di noi stessi a Dio e ai fratelli. La Chiesa sa che questo vangelo della vita, consegnatole dal suo Signore, ha un’eco profonda e persuasiva nel cuore di ogni persona, credente e anche non credente, perché esso, mentre ne supera infinitamente le attese, vi corrisponde in modo sorprendente. Pur tra difficoltà e incertezze, ogni uomo sinceramente aperto alla verità e al bene, con la luce della ragione e non senza il segreto influsso della grazia, può arrivare a riconoscere nella legge naturale scritta nel cuore, il valore sacro della vita umana dal primo inizio fino al suo termine, e ad affermare il diritto di ogni essere umano a vedere sommamente rispettato questo suo bene primario. Sul riconoscimento di tale diritto si fonda l’umana convivenza e la stessa comunità politica.
Rivolgiamo la nostra preghiera di invocazione al Signore.
Consapevoli della nostra incapacità a vedere la misura sconfinata dell’amore di Dio che ci ha pensato e al tempo opportuno ci ha chiamati a vivere la vita umana, piantandoci in questo luogo meraviglioso che è la terra, ci rivolgiamo a Dio che è il nostro Padre e che sempre ascolta la preghiera di noi suoi figli. Con fiducia preghiamo: Dio, sorgente della vita, abbi misericordia di noi!
Dio nostro Padre, la vita che tu ci dai è piena dei tuoi doni ma spesso non riusciamo a vederli. Al contrario sentiamo che il nostro vivere è difficile e pesante. La fatica, le delusioni, i fallimenti, le malattie, le situazioni assurde, le ferite sono il nostro pane quotidiano. Non lasciarci soli e senza energie: Dio sorgente della vita, abbi misericordia di noi!
Molte persone in tanti luoghi non hanno il necessario per vivere dignitosamente loro e la loro famiglia.
Sappiamo che la terra possiede beni sufficienti per tutta l’umanità, ma la cupidigia e la prepotenza di alcuni ha portato squilibri nella divisione dei beni e ha causato povertà e ingiustizia:
Signore aiutaci a ricomporre la giustizia nelle relazioni umane: Dio sorgente della vita, abbi misericordia di noi!
Dio ha creato l’umanità non uniforme. Con pochi elementi ha creato l’uno diverso dall’altro: ha creato più razze, più colori, più caratteri, più linguaggi. La nostra durezza di cuore ha trasformato questa ricchezza come pretesto per creare divisioni, per produrre scarti e graduatorie. La diversità è stata trasformata in fonte di odio e di razzismo. Dio sorgente della vita, abbi misericordia di noi!
Da sempre gli uomini si spostano sulla terra in cerca di luoghi favorevoli per trovare lavoro e nutrimento.
Oggi i luoghi dove abitiamo noi sono ambiti e tante persone o perché perseguitati nella loro patria o perché le loro condizioni economiche sono impossibili, vengono a noi nella terra che appartiene anche a loro e noi li respingiamo e li consideriamo fastidiosi invasori. Dio sorgente della vita, abbi misericordia di noi!
Canto
Guida – Ci uniamo con tutte le nostre forze all’auspicio di Papa Francesco: è tempo di rilanciare una nuova visione per un umanesimo fraterno e solidale! È tempo di lievitare la nostra società con la sapienza del vangelo e con un forte e deciso amore alla vita dell’uomo.
Dalla Lettera “Humana communitas” di Papa Francesco
È tempo di rilanciare una nuova visione per un umanesimo fraterno e solidale dei singoli e dei popoli.
Noi sappiamo che la fede e l’amore necessari per questa alleanza attingono il loro slancio dal mistero della redenzione della storia in Gesù Cristo, nascosto in Dio fin da prima della creazione del mondo.
E sappiamo anche che la coscienza e gli affetti della creatura umana non sono affatto impermeabili, né insensibili alla fede e alle opere di questa fraternità universale, seminata dal Vangelo del Regno di Dio. Dobbiamo rimetterla in primo piano. Perché una cosa è sentirsi costretti a vivere insieme, altra cosa è apprezzare la ricchezza e la bellezza dei semi di vita comune che devono essere cercati e coltivati insieme. Una cosa è rassegnarsi a concepire la vita come lotta contro mai finiti antagonisti, altra cosa è riconoscere la famiglia umana come segno della vitalità di Dio Padre e promessa di una destinazione comune al riscatto di tutto l’amore che, già ora, la tiene in vita.
Teresa di Calcutta ci ha lasciato quasi un proclama che vogliamo abbracciare anche noi:
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.
Affidiamo a Maria, Madre di Gesù e nostra madre, la custodia della responsabilità e dell’amore alla vita di tutta l’umanità e di ogni persona.
O Vergine santissima, madre di Cristo e madre della Chiesa, con gioia e con ammirazione ci uniamo al tuo Magnificat, al tuo canto di amore riconoscente. Con te rendiamo grazie a Dio, “ la cui misericordia si stende di generazione in generazione” per la splendida vocazione e per la multiforme missione dei fedeli laici, chiamati da Dio a vivere in comunione di amore e di santità con lui e ad essere fraternamente uniti nella grande famiglia dei figli di Dio, mandati a irradiare la luce di Cristo e a comunicare il fuoco dello Spirito per mezzo della loro vita evangelica in tutto il mondo. Vergine coraggiosa ispiraci forza d’animo e fiducia in Dio perché sappiamo superare tutti gli ostacoli che incontriamo nel compimento della nostra missione. Insegnaci a trattare le realtà del mondo con vivo senso di responsabilità cristiana e nella gioiosa speranza della venuta
del regno di Dio, dei nuovi cieli e della terra nuova. Tu che insieme agli apostoli in preghiera sei stata nel cenacolo in attesa della venuta dello Spirito di Pentecoste, invoca la sua rinnovata effusione su tutti i cristiani perché corrispondano pienamente alla loro missione, come tralci della vera vite chiamati a portare frutto per la vita del mondo.
Concludiamo la nostra preghiera con la preghiera che Gesù ci ha insegnato: è la sua preghiera consegnataa noi nel momento del Battesimo:
Padre nostro
Al termine della preghiera ci scambiamo la pace, disponibili a fare pace con tutti.
Benedizione:
Il Signore ci benedica e ci custodisca – mostri a noi il suo volto pieno di misericordia – il Signore ci dia pace!
Amen
Canto finale