img2453I nostri Vescovi hanno proclamato una Giornata nazionale per la custodia del creato celebrata da tutta la Chiesa italiana il 1° settembre. La Giornata si inserisce nella iniziativa del Tempo del Creato (dal 1 settembre al 4 ottobre, festa di S. Francesco) promossa dal Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, per “Camminare insieme” uniti nella preghiera e nella cura della nostra casa comune.

Gratuitamente Dio ci ha creati e ci ha posti ad abitare in un giardino: è la nostra terra. Dio ha affidato a noi il compito di custodirla, perché essa è casa comune di tutti, ma è anche fragile. Purtroppo con il peccato l’uomo, smarrito l’orientamento della sua vita, ha smarrito il compito originario dato a lui dal Creatore. E così la casa comune è stata saccheggiata, devastata, umiliata. E anche noi contribuiamo con la nostra indifferenza a questo peccato che ferisce il cuore di chi ci ha posti sulla terra donandoci con amore l’esistenza e tutto ciò di cui ogni uomo ha bisogno per una vita dignitosa e felice. La condizione della terra oggi è molto grave: si verificano sempre più frequentemente eventi metereologici estremi che spezzano vite (le prime vittime sono i poveri e le persone più fragili), distruggono comunità e culture. Il cambiamento climatico non è l’unica minaccia legata alla crisi socio-ambientale: si pensi all’inquinamento diffuso ed ai drammi che esso comporta. Nel loro messaggio i Vescovi ci dicono che dovrà farsi un’attiva opera di prevenzione. Allo stesso tempo occorrerà una conversione ecologica che ci ridia la consapevolezza di camminare in una ripristinata alleanza con la terra.

Vogliamo ritornare ad essere collaboratori del Dio Creatore ripristinando quell’arcobaleno che vede la sorella e madre terra come splendido palcoscenico dell’opera di salvezza. Ogni uomo, e in particolare ogni cristiano, deve vivere la vocazione di essere “custode dell’opera di Dio”, come parte essenziale della propria esistenza, non come qualcosa di opzionale e tantomeno come un aspetto secondario dell’esperienza cristiana (cf. LS 277).

È il mandato del Creatore.

 

                                                        Veglia di preghiera

 

Presidente: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

 

Preghiamo insieme: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la faccia della terra: tu che l’hai creata sette volte buona, concedici di abitarla in pace e responsabilità. Per Cristo, tuo Figlio, pri- mogenito della Creazione e nostro Signore. Amen

 

 

 

Guida: La parola del Signore viene a ricordare a tutti noi quale è il compito originario di ogni abitante della terra.

 

Dal libro della Genesi (8,22; 9,12 – 16)
Il Signore disse a Noè: “Finché durerà la terra, seme e mèsse, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno”. Dio disse: “Questo è il segno dell’alleanza, che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future. Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra. Quando ammasserò le nubi sulla terra e apparirà l’arco sulle nubi, ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi e ogni essere che vive in ogni carne, e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne. L’arco sarà sulle nubi, e io lo guarderò per ricordare l’alleanza eterna tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne che è sulla terra”. Parola di Dio.

 

Guida: Dio dunque ci ha coinvolti in questa alleanza a tre: Dio, il creato e noi. Ci ha indicato che siamo chiamati ad amare, a sentire la terra come membro della nostra famiglia. Preghiamo ora con il Salmo 104. Notiamo che spesso la Bibbia, soprattutto nei Salmi, nella preghiera coinvolge anche il creato.

 

Ripetiamo insieme: La tua alleanza, Signore, è fonte di vita!

Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio!

Sei rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto,

tu che distendi i cieli come una tenda.

La tua alleanza, Signore, è fonte di gioia!

 

Tu fai crescere l’erba per il bestiame e le piante che l’uomo coltiva

Per trarre cibo dalla terra, vino che allieta il cuore dell’uomo,

olio che fa brillare il suo volto e pane che sostiene il suo cuore.

La tua alleanza, Signore, è fonte di gioia!

 

Quante sono grandi le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza;

la terra è piena delle tue creature. Tutti da Te aspettano

che Tu dia loro cibo a tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;

apri la tua mano, si saziano di beni.

La tua alleanza, Signore, è fonte di gioia!

 

Canto

 

Guida: Noi non siamo stati fedeli alla alleanza con Dio nostro Creatore e con la terra che amorevolmente ci ospita e ci dà il necessario per la vita. Oggi la terra, nostra casa comune, è ferita e deva- stata dalle scelte dell’uomo che ha messo al primo posto il profitto e si è fatto guidare innanzitutto dalle leggi del mercato. E questo ha prodotto guai e disastri. Vogliamo chiedere perdono e vogliamo cambiare rotta e ascoltare la voce del creato. Accogliamo le parole di S. Paolo che ci parlano del gemito della terra coinvolta nel nostro peccato e invitano a vivere con dignità in questo mondo.

 

Dalla Lettera di S. Paolo ai Romani (8,18 – 23)
Ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per la volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.Parola di Dio.

 

Preghiamo: Ascolta Signore la nostra preghiera!

 

– Ascolta, Signore, il gemito dei poveri e delle vittime dei disastri ambientali; insegnaci a vivere secondo la tua alleanza, perché il cielo e la terra portino vita e pace ad ogni uomo e ad ogni donna.

Ascolta Signore la nostra preghiera.

 

– Ascolta Signore il grido della terra, ferita dall’inquinamento e dal degrado; insegnaci la cura nei suoi confronti e la gratitudine per i beni che sempre e di nuovo essa ci dona.

Ascolta Signore la nostra preghiera.

 

– Rendici Signore sentinelle e custodi dei nostri territori, pronti a prendercene cura, tenaci nel lottare contro ciò che li devasta.

Ascolta Signore la nostra preghiera.

 

– Guarda la tua Chiesa, Signore, perché annunci sempre con la vita e con la parola la tua salvezza, chiamando l’intera famiglia umana a una seria conversione ecologica.

Ascolta Signore la nostra preghiera.

 

Canto

 

Guida: Alla presenza del Signore vogliamo riscoprire l’alleanza con il creato, l’alleanza con la nostra madre terra. Ritornare ad essere collaboratori fedeli del Dio Creatore ripristinando quell’arcobaleno che vede la sorella e madre terra come parte integrante dell’opera di misericordia del Signore. L’alleanza con il creato è voluta da Dio ed indica il nobile sentimento di gratitudine e di rispetto verso la nostra terra che ci ospita, ci porta e ci nutre come una madre. L’alleanza con la terra, un rapporto rispettoso verso il creato è condizione essenziale per trovare la vera pace in noi e la vera pace con tutti i nostri fratelli. C’è bisogno veramente di una svolta e di un modo nuovo di vivere. E questa sarà la pace come ci ripete Papa Francesco.

 

Dalla Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco (225)
La pace interiore delle persone è molto legata alla cura dell’ecologia e al bene comune, perché, autenticamente vissuta, si riflette in uno stile di vita equilibrato unito a una capacità di stupore che conduce alla profondità della vita. La natura è piena di parole d’amore, ma come potremo ascoltarle in mezzo al rumore costante, alla distrazione permanente e ansiosa o al culto dell’apparire? Molte persone sperimentano un profondo squilibrio che le spinge a fare le cose a tutta velocità per sentirsi occupate, in una fretta costante che a sua volta le porta a travolgere tutto ciò che hanno intorno a sé. Questo incide sul modo in cui si tratta l’ambiente. Un’ecologia integrale richiede di dedicare un po’ di tempo per recuperare la serena armonia con il creato, per riflettere sul nostro stile di vita e i nostri ideali, per contemplare il Creatore, che vive tra di noi e in ciò che ci circonda e la cui presenza non deve essere costruita, ma scoperta e svelata.

 

Pausa di riflessione

 

Rivolgiamo la nostra preghiera al Signore:

– Dio onnipotente, sei presente nell’universo intero e nella più piccola delle tue creature. Tu abbracci con la tua tenerezza tutto ciò che esiste. Versa su di noi la potenza del tuo amore, così che riusciamo a proteggere la vita e la bellezza che hai sparso generosamente nel creato. Riempici di pace, che possiamo vivere da fratelli e sorelle, non facendo del male a nessuno.

Illumina le nostre menti e i nostri cuori e insegnaci a stare nel mondo.

 

– Dio, amico dei poveri, aiutaci a salvare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra, così preziosi ai tuoi occhi. Porta guarigione ai nostri cuori e alle nostre menti perché possiamo proteggere la terra e non depredarla, che possiamo seminare bellezza, non inquinamento e distruzione. Tocca il cuore di coloro che guardano solo al loro guadagno, a scapito dei poveri della terra.

Illumina le nostre menti e i nostri cuori e insegnaci a stare nel mondo.

 

– Dio misericordioso, difensore degli oppressi, vogliamo ricordare tutte le persone e le famiglie vittime del degrado ambientale, travolte nei beni e nella salute dai danni prodotti dal riscaldamento del clima e assieme a loro ti ricordiamo tutti coloro che sono stati uccisi per la salvaguardia dei loro territori e delle popolazioni indigene. Sono i martiri dell’ambiente. Pietà di loro Signore, accogli il loro dolore e cambia il cuore di tutta l’umanità.

Illumina le nostre menti e i nostri cuori e insegnaci a stare nel mondo.

 

– Signore, insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, ad essere pieni di venerazione e contemplazione, a riconoscere con gioia che siamo uniti ad ogni creatura mentre camminiamo verso la patria.

Illumina le nostre menti e i nostri cuori e insegnaci a stare nel mondo.

 

– Signore, che vuoi la tua Chiesa sempre in uscita, custodiscila nella verità e nella pace, come segno profetico di quella comunione che tu sogni per l’intero creato.

Illumina le nostre menti e i nostri cuori e insegnaci a stare nel mondo.

 

Guida: Prendiamo in prestito le parole di S. Francesco per rinnovare l’Alleanza con la nostra madre terra. Consapevoli della nostra debolezza chiediamo al Signore di essere fortificati dal suo Santo Spirito.

 

Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria el’honore et onne benedizione.

Ad Te solo, Altissimo, se konfane et nullu omo ene dignu Te mentovare.

Laudato sie, mi’ Signore, cum tutte le tue creature, spezialmente messor lo frate Sole, lo quale è iorno et allumini noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significazione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora Luna e le Stelle: in cielu l’ai formate clarite e preziose e belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento et per aere e nubilo e sereno et onne tempo, per lo quale alle tue creature dai sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’ Acqua, la quale è molto utile et humile e preziosa e casta.

Laudato si’, mi’ Sigmore, per frate Focu, per lo quale enallumini la notte: et ello è bello e iocundo e robustoso e forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra madre Terra, la quale ne sustenta e governa, e produce deversi frutti con coloriti flori et herba.

 

Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo Amore

E sostengo infirmitate e tribulazione. Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.

 

Laudato si’, mi Signore, per sora nostra Morte corporale,

da la quale nullu homo vivente po’ skappare: guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali;

beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ‘l farrà male.

 

Laudate et benedicete mi’ Signore e rengraziate et serviteli cum grande humilitate.

 

Tutti: Signore non abbandonarci al nostro egoismo, le forze del male non abbiano il sopravvento, insegnaci a riconoscere che siamo fratelli tra noi e uniti a tutte le creature. Sostienici nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace. Fa che nel cuore di ciascuno di noi sia vivo e presente l’impegno a vivere il compito dato a noi dal Creatore.

 

Conclusione: Il Padre sempre ascolta la nostra preghiera e ci invita ad affidarci a Lui per qualsiasi nostra necessità. Tutti insieme, come famiglia di Dio, ci rivolgiamo alla sua misericordia con le parole che Gesù stesso ci ha insegnato:

 

Padre nostro

 

La pace del Signore sia sempre con voi! Scambiamoci il dono della pace con un serio impegno di vivere in modo nuovo il nostro pellegrinaggio su questa terra, giardino in cui Dio ci ha posti per incontrare la pace.

 

Benedizione finale

 

Su tutti noi, su tutti i popoli, su ogni persona umana, sulla intera madre terra, scenda la Benedizione di Dio Padre, di Gesù Figlio e dello Spirito Santo e rimanga sempre. Amen Andate e testimoniate in tutta la terra la pace del Signore!

Amen

 

Canto finale

——————————————————————————————————-

Al link http://lavoro.chiesacattolica.it/13a-giornata-per-la-custodia-del-creato/ puoi scaricare il Sussidio Cei per la 13a Giornata della custodia del creato, l’Appello del Tempo del creato “Camminare insieme” – Cristiani uniti per pregare e agire per il creato – e altre informazioni utili.